Cronaca

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E' stata rinviata a giudizio, dal gip Ferdinando Baldini, l'intera famiglia, padre, madre e tre figli, finiti sotto inchiesta per circonvenzione d'incapace e appropriazione indebita con l'accusa di aver fatto sparire circa tre milioni di euro dai conti bancari di Ferruccio Farina, ingegnere civile, -nonchè tra i progettisti della vasca della fontana di piazza De Ferrari -. Secondo l'accusa i cinque si erano anche fatti intestare un appartamento in via Nazario Sauro che non risulta abbiano mai pagato a Farina e un altro appartamento quando l'anziano era ricoverato in ospedale, poco prima di morire. La vicenda risale al 2004 quando, alla morte della moglie di Farina, Nicola S. e la sua famiglia diventarono amici dell'anziano e facendosi intestare le deleghe per gestirne il denaro, in due anni (Farina morì nel 2006 ultranovantenne) prelevarono il denaro dal suo conto corrente. La somma più consistente, di circa due milioni di euro, risulta sottratta poco prima della morte dell'uomo. Durante le indagini coordinate dal pm Sabrina Monteverde, era emerso che l'anziano aveva espresso la volontà di lasciare parte dei suoi beni all'ospedale Gaslini.