Cronaca

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"Innanzi tutto bisogna pregare perché si possano illuminare l menti e i cuori di tutti i responsabili di questa grave situazione che vede soffrire tanta gente e che pertanto rappresenta motivo di grande preoccupazione per tutti quanti noi": sono le parole con cui il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei ha commentato l'inizio dei bombardamenti in Libia. Le ha pronunciate nel corso della visita pastorale effettuata nella chiesa di N.S. del Rimedio di Piazza Alimonda. "Il Vangelo – ha continuato - ci indica il dovere di intervenire per salvare chi e' in difficoltà. Tutte le carte internazionali parlano di dignità della persona umana e di diritti, diritti che non sempre sono rispettati e promossi nelle varie parti del mondo ma che devono essere coniugati dentro ad ogni cultura e tradizione". Ma dal momento che la visita pastorale era nella chiesa affacciata sulla piazza dove dieci anni fa, durante il G8, venne ucciso Carlo Giuliani, non è mancato un riferimento anche a quei drammatici momenti: "Certamente nella preghiera c'é il ricordo di momenti che hanno visto luci ed ombre. Luci ed ombre che si stanno pian piano diradando. Spero che questa pagina possa essere finalmente superata". Parole, queste, apprezzate dal sindaco di Genova: “Quello lanciato dal cardinale Bagnasco – ha detto Marta Vincenzi - è un messaggio importante di pacificazione e di speranza, ed è da sottoscrivere. Come Comune il superamento del lutto è qualcosa che ci siamo posti come obiettivo fin dall'inizio. Mi riconosco nel monito di Bagnasco e spero che in questo decennale sia fatto un salto definitivo".