Cronaca

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"Non c'e altra possibilità per realizzare noi stessi, per essere veramente felici, nonostante prove, contraddizioni, croci, limiti" se non "prendersi cura vicendevole, nel segno della gratuità non dell'interesse e del tornaconto individuale". Ad affermarlo l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nell'omelia che ha pronunciato oggi pomeriggio, presso la parrocchia di San Giuseppe Benedetto Cottolengo nella Messa per i malati con l'unzione degli infermi che ha celebrato nell'ambito della visita al Vicariato di S.Fruttuoso. "Laddove si realizza la cura vicendevole ed operosa, l'attenzione fraterna" ha aggiunto il porporato "l'uomo fiorisce e viene rigenerato, qualunque sia la sua condizione fisica, qualunque sia la sua situazione morale". E questa attenzione, ha aggiunto, "si realizza nel segreto di tante famiglie, gruppi, amici, comunità parrocchiali ed istituzioni, come quella del paverano, di Don Orione".