Politica

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"La Regione Liguria ha detto di non volere i Cie, ma la Corte Costituzionale le ha dato torto. Se il governo ritiene che sia utile averne uno anche qui, lo faccia, perché è suo potere, ma non chieda a noi di intervenire perché non è nostro compito": lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando stamani durante la seduta del consiglio parlando dei CIE, voluti dall'opposizione di centrodestra. L'intervento del governo italiano di fronte all'emergenza immigrazione è stato "tardivo e insufficiente", in precedenza aveva "perso credibilità" con gli "atteggiamenti di subalternità culturale e politica" nei confronti di Gheddafi, e oggi l'atteggiamento "molto duro" verso la UE e la Francia è "in contraddizione con la posizione iniziale presa contro gli immigrati". Burlando commenta poi così la politica del governo, ricordando come leader del passato, come Craxi e Andreotti, "hanno saputo guardare con una grande attenzione ai problemi del Mediterraneo", mentre oggi si assiste ad atteggiamenti contradditori. "Portare una platea di ragazze a sentire Gheddafi e baciargli la mano - ha detto Burlando - sono atteggiamenti che il paese paga perché perde credibilità". Le successive forti critiche alla UE e alla Francia "sono in contraddizione - ha detto - con l'atteggiamento iniziale verso gli immigrati. Se li tratti come clandestini e quindi come criminali e procedi con i rimpatrii, non si capisce perché poi altri Paesi ti devono aiutare ad affrontare il problema in modo diverso".