L’edizione numero 104 del derby della Lanterna porta con sé, come tutti quelli che lo hanno preceduto, dal primo all’ultimo, un bagaglio di emozioni forti davvero unico. Sotto le bandiere di Genoa e Sampdoria si incrociano la storia della città e del calcio non solo rossoblucerchiato. La stracittadina è un fenomeno trasversale che entra nelle famiglie, le divide per una settimana e poi le ricompone magicamente nella gioia e nel dolore sportivo. Un evento unico e irripetibile. Un Palio, diceva Scoglio. Una sfida dilaniante, viscerale, potente. A volte, come in questo caso, drammatica. Per la Sampdoria. In passato era accaduto per il Genoa. Ma sempre, o quasi, nel segno della civiltà e della correttezza. Le poche, ancorché rumorose, derive violente non sono mai appartenute alla cultura del derby. E dovrà essere così anche domenica. Che l’intreccio delle sciarpe occupi il posto della paura. Accanto alle squadra e ai tifosi, anche Primocanalesport e Primocanale scenderanno in campo con una programmazione straordinaria. Dal mattino e sino al tardo pomeriggio break informativi ogni ora per raccontare l’avvicinamento alla stracittadina. Poi, Anteprima Goal dalle 18 e fino a notte inoltrata per trasmettere il pre, il durante e il dopo Genoa e Sampdoria. Un’intera formazione schierata per non trascurare nemmeno un dettaglio: le bandiere rossoblucerchiate, Gennaro Ruotolo e Luca Pellegrini in studio con Maurizio Michieli; i volti e le telecronache di Giovanni Porcella, Andrea Lazzara, Emmanuele Gerboni, Matteo Rovere, la voce di Luca Russo. Collegamenti in diretta fuori e dentro lo stadio, immagini esclusive, un viaggio dentro le coreografie. Il tutto grazie a un lavoro tecnico straordinario coordinato da Marco Scopesi con Andrea Rocchiccioli, Matteo Nigro, Francesca Cangiotti, Simone Mariano. E ancora lo streaming e il resoconto secondo per secondo sul sito internet e su facebook gestito da Stefano Celso di Mediamouse. Prima ancora che al Ferraris, il derby si accende su Primocanalesport e Primocanale. Giochiamolo insieme, tenendo fede alla scritta “maneggiare con cura”: perché si tratta di un patrimonio che solo chi vive questa città e questa regione può comprendere e tutelare sino in fondo. M. M.
IL COMMENTO
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