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La Carisa Savona ferma la Pro Recco dopo cinquantaquattro vittorie consecutive tra campionato e coppe e allunga la serie della finale scudetto alla decisiva gara tre, in programma a Sori mercoledì alle 20.30.
La Carisa Savona s'impone 11-10 con un gol di Astarita a 1'10 dalla conclusione, primo e unico vantaggio dei biancorossi che hanno sempre inseguito i campioni d'Italia e d'Europa, anche avanti di tre gol. Un successo strappato con determinazione e grinta, davanti ad oltre mille spettatori alla piscina coperta Zanelli e al termine di una partita molto nervosa, con Rizzo finito in ospedale per un profondo taglio al labbro, Angelini espulso per una brutalità su Zlokovic, suturato allo zigomo destro, e i tecnici Porzio e Mistrangelo e i dirigenti Sciacero e Pizzo espulsi per proteste. Resta la straordinaria prova offerta dalla Carisa Savona che, pur sempre sotto nel punteggio, ha inseguito il pari e stoccato il colpo del successo che allunga la vita alla finale scudetto. Nel finale di gara espulsi i due tecnici, Mistrangelo e Porzio. Al posto del tecnico vincente, parla il Presidente Carisa, Pisano: "Ci vediamo a gara 3, naturalmente il Recco è favorito noi siamo quelli, poverini, che cerchiamo di inseguire e come dice Mistrangelo "vinca il migliore, speriamo di no". Senza sangue in acqua sarebbe stato meglio, su Rizzo ho visto il fallo e non la gomitata, per Angelini non ho visto niente ma se l'arbitro ha deciso così è giusto. Noi grande cuore ed il Recco uno squadrone che fa piacere vedere giocare". Dall'altra parte l'amarezza di Porzio: "Ci aspettavamo una partita di questo tipo, bravo il Savona che ci ha creduto sino alla fine, ci sta, fuori casa, peccato perché siamo sempre stati avanti. Ripeto, bravi loro, adesso ci rivediamo a gara 3: qui ci si gioca lo scudetto, noi non siamo stati bravi a chiudere la partita nei momenti in cui potevamo andare in vantaggio, loro bravi a non mollare".