Politica
Mafia, Bordighera: quasi pronto ricorso Tar dell'ex sindaco Bosio
42 secondi di lettura
Quasi pronto il ricorso dell'ex sindaco di Bordighera, Giovanni Bosio (Pdl) al Tar contro lo scioglimento del Consiglio comunale da lui amministrato, avvenuto il 3 marzo scorso, su proposta del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per infiltrazioni della criminalità organizzata. Massimo riserbo da parte del primo cittadino, che si sarebbe rivolto a un noto amministrativista di Genova per istruire la pratica, il cui deposito è atteso entro la metà di giugno, termine ultimo. La richiesta di scioglimento era stata presentata, nell'estate del 2010, dai carabinieri, dopo la realizzazione di un dettagliato dossier dal quale emergeva l'ombra del voto di scambio legato all'amministrazione. Le indagini partirono da minacce ad ex assessori, relative all'apertura di una sala giochi in città. Bosio non ha anticipato nulla sui contenuti del ricorso, che illustrerà soltanto dopo l'avvenuto deposito alla cancelleria del Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria.
TOP VIDEO
Mercoledì 13 Novembre 2024
People - Quarant'anni di Gigi Ghirotti al fianco di chi soffre
Mercoledì 13 Novembre 2024
Libri e idee - Una Liguria storica e polisensoriale
Mercoledì 13 Novembre 2024
Continua il freddo in Liguria, le previsioni di 3Bmeteo
Martedì 12 Novembre 2024
Il genovese a Hong Kong: "Mattarella interessato agli incontri e ai rapporti tra i due paesi"
Martedì 12 Novembre 2024
Premio Rapallo Bper 2024 - Lo speciale
Ultime notizie
- Ribaltamento a mare, gli abitanti di Sestri: "Vetri rotti e vibrazioni, abbiamo paura"
- Nuova giunta, entra Mai con Alessio Piana alla vicepresidenza
- Trovati i vestiti di Davide Violin, il ristoratore travolto dal rio in piena ad Arenzano
- Ivo Saglietti: un viaggio in bianco e nero tra sofferenza e speranza
- Ente Bacini: Tatiana Pais entra nel consiglio di amministrazione
- Amiu lancia due iniziative sul riciclo di carta e cartone
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità