Cronaca

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Dopo il caso di don Seppia, l'ex parroco della chiesa dello Spirito Santo di Sestri Ponente arrestato a metà maggio, l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, pensa a corsi di formazione per i sacerdoti (incontri di formazione zonali e corsi di esercizi spirituali), per evitare che si possano verificare altri scandali nella chiesa genovese. A comunicare le nuove indicazioni è stato lo stesso arcivescovo ai suoi più stretti collaboratori, in occasione della riunione del Consiglio presbiterale e dei Vicari foranei. Secondo il resoconto della riunione - pubblicato oggi sul settimanale cattolico di Genova 'Il Cittadino' - il cardinale ha anzitutto invitato a leggere i fatti secondo verità, ricordando nel contempo di prestare attenzione, ancor prima che alla persecuzione esterna, a quella interna, ai peccati di ciascuno. Il porporato ha affermato che "non si può aspettare che passi la tempesta ma si deve scoprire la grazia specifica che viene donata anche attraverso la prova e la sofferenza”. Da qui il richiamo del cardinale Bagnasco alla fedeltà alla vocazione sacerdotale e di maggior cura e impegno nella formazione, sia quella in preparazione al sacerdozio, sia quella permanente. Proprio in quest'ultimo settore, si inseriscono le iniziative che il porporato intende adottare per evitare che si possano ripetere altri casi come quello di don Seppia. Il cardinale ha pensato di promuovere innanzitutto incontri zonali tra i sacerdoti, nei quali affrontare, in gruppi più ristretti, tematiche specifiche. Sono poi previsti altri due momenti di formazione presbiterale, uno relativo a temi etici e morali, l'altro concernente la vita spirituale del sacerdote diocesano. L'arcivescovo, inoltre, ha chiesto espressamente a tutti i sacerdoti di programmare alcuni giorni di esercizi spirituali, impegnandosi egli stesso a predicare in ottobre un turno di esercizi spirituali.