Cronaca

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"L'avviso di garanzia nei miei confronti è relativo alla violazione del dpr 570 del 1960 che condanna le promesse elettorali per carpire voti da uno o più elettori. Non si tratta di un avviso di garanzia legato ad eventuali rapporti con la criminalità organizzata". Parole del consigliere regionale del Pdl Alessio Saso i cui uffici al primo piano del palazzo della Regione in via Fieschi sono stati perquisiti dai carabinieri. Dunque nel suo caso si ipotizza un accusa simile al voto di scambio.  Lo scorso anno il nome di Alessio Saso era comparso nelle indagini sulla 'Ndrangheta a Genova dopo la notizia di due suoi incontri con Domenico 'Mimmo' Gangemi ritenuto il riferimento genovese della 'Ndrangheta. "Sarei ipocrita - dice Saso - se negassi un legame tra la perquisizione e l'avviso di garanzia e le indagini sulla 'Ndrangheta che videro associato il mio nome, sono comunque sereno".