Cronaca

1 minuto e 7 secondi di lettura
"Non vedo l'ora che il procuratore mi interroghi su tutta questa vicenda, non c'è nessun voto di scambio". Aldo Praticò consigliere comunale del Pdl a Genova ai microfoni di Primocanale si difende dall'accusa di voto scambio che gli è stata mossa nell'ambito dell'inchiesta sulla 'Ndrangheta in Liguria che ha portato a 12 arresti. "Gangemi lo conosco da due anni - ha dichiarato perché ha il negozio di ortofrutta vicino al mio ufficio e qualche volta sono stato a comprare la frutta da lui e ho chiesto a lui come a tanti altri di farmi propaganda elettorale in occasione delle regionali senza promettere nulla in cambio del resto nelle intercettazioni non c'è nessuna mia promessa". "La telefonata contestata? E' una delle tante che ho fatto in campagna elettorale - ha dichiarato - per spiegare come si doveva votare considerato che in passato più volte ho perso centinaia di preferenze per errori sulla scheda". Poi il suo stato d'animo e il contrattacco. "Io e la famiglia ci sentiamo feriti. Non mi spiego perché un'intercettazione già diffusa un anno fa - ha aggiunto - porta solo oggi alla mia imputazione. Io credo che mi vogliano fare fuori politicamente. Dò fastidio perché sono una persona semplice che è sempre a contatto con la gente"