Politica

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"Ha ragione Burlando: ci auguriamo che non ci si debba arrivare ma se entro pochissimo tempo, diciamo tra luglio e settembre, l situazione non si sblocca a questo punto conviene tagliare rapidamente il nodo e andare ad una nova gara": con queste parole il presidente di Esaote Carlo Castellano sposa dunque, sul terzo valico, l’ipotesi lanciata dal governatore Burlando,anche perché, dice, siamo arrivati al limite: o entro l’autunno si parte o Genova, e non solo Genova, rischia un inarrestabile processo di degrado. E’ il motivo per cui gli imprenditori del capoluogo hanno deciso di dar vita ad una clamorosa forma di protesta: Scendere in piazza per sollecitare una decisione concreta da parte del governo. Un evento che non accadeva dal 1989 quando l’allora presidente di confindustria Genova Gai organizzò una manifestazione a favore della liberalizzazione delle banchine portuali: "E' stata anche una decisone un pò emotiva - confessa il presidente di Confindustria Genova Giovanni Calvini - perché ci siamo domandati cosa potevamo ancora fare per far partire questi cantieri per i quali abbiamo già assistito a tante finte inaugurazioni. Sentiamo che manca poco e vorremmo cercare di impegnare il governo che per voce del ministro Matteoli ha manifestato il suo impegno ma vorremmo far sentire la nostra voce per una volta chiedendo che quest'opera possa partire perché la riteniamo strategica e fondamentale per poter garantire un futuro di crescita alla nostra città". La manifestazione è prevista per lunedì 4 luglio con partenza alle 10.15 dalla statua di Garibaldi in piazza de ferrari. Da lì il corteo si dirigerà verso la prefettura per consegnare al prefetto Musolino un documento comune sul terzo valico.