Cronaca
Ma le Province non bastano
1 minuto e 1 secondo di lettura
Dopo la presentazione di una manovra che abolisce le Province al di sotto dei 300 mila abitanti i presidenti di Savona e Imperia chiedono di poter decidere con chi “accorparsi”: meglio Cuneo, dicono provocatoriamente, che Genova. E invocano un referendum popolare. Torna così sul tavolo, in pieno agosto, un tema che Primocanale ha affrontato da tempo: la razionalizzazione e la semplificazione di enti e istituzioni, non solo le Province ma anche le Camere di Commercio e associazioni private come quelle degli industriali. Solo facendo massa critica, alleggerendo i costi della burocrazia e aumentando contemporaneamente la propria forza di rappresentanza i territori alle ali di Genova, La Spezia. Imperia e Savona, riusciranno a riequilibrare la vocazione genovacentrica di questa regione. Se molti criticano, con motivo, la pesantezza di una manovra che cade sulle teste degli italiani a Ferragosto sulla spinta di un’emergenza economica e finanziaria che non concede dilazioni, c’è almeno un aspetto positivo in quello che sta accadendo in questi giorni: alcune decisioni saranno prese. Il sistema delle Province, su cui si dibatte da anni, è dichiarato ufficialmente in crisi: è un punto di non ritorno e l’occasione per affrontare finalmente il problema, allargando l’orizzonte.
Ultime notizie
-
Matteo Bernini al rally di Croazia: "16 anni e guarda come salta"
- Pecore stipate su camion, accudite e rifocillate ma erano dirette al mattatoio
- Sampdoria, il primo giorno di Evani e Lombardo a Bogliasco aspettando Mancini
- Balotelli: "Si meriterebbero il Mario ribelle, non quello maturo di oggi"
- Scontro sulla sanità, Bucci risponde a Orlando: "Disavanzo operativo di 19,2 mln"
- Porto Antico, Ferrando confermato presidente: ecco il nuovo Cda
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso