Un centinaio di operai dell'Ilva, dietro a un grande striscione con lo slogan "Siamo tutti con Mario!", sta percorrendo via Cornigliano bloccando il traffico in entrambi i sensi e creando disagi alla circolazione. La manifestiazione, accompagnata da due ore di sciopero per turno, è stata organizzata in segno di solidarietà per Mario Bracci, operaio della torneria cilindri, sanzionato per "forme di linguaggio non corretto" e licenziato con un "provvedimento sproporzionato". Inizialmente era previsto un presidio davanti alla vecchia entrata 'ex acciaierie di Cornigliano' (da villa Bombrini), poi invece si è deciso per il corteo, nuova iniziativa nell'ambito della mobilitazione per l'operaio, licenziato il 16 agosto. Al corteo c'é lo stesso Bracci, con la moglie e le tre figlie. Con la t-shirt bianca e la scritta rossa 'Siamo tutti con Mario!'' manifesta anche Francesco Grondona, segretario Fiom-Cgil Genova: Siamo di fronte a un licenziamento ingiustificato e ingiustificabile a meno che non si voglia creare un clima in fabbrica che non vogliamo - ha detto - Mario Bracci ha discusso, anche animatamente, con un altro operaio suo collega, non c'é stata violenza fisica, e forse ha sbagliato, ma non può essere licenziato. E' come essere condannati all'ergastolo per aver lasciato l'auto in divieto di sosta, tra l'altro un divieto discutibile". L'altro operaio, invece, "non si vede in fabbrica da un mese", ha precisato Grondona.
Cronaca
Operaio Ilva, presidio diventa corteo
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