Cronaca

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"Mi spiace per quello che è successo, ma credo fosse inevitabile". Lo afferma Daniela Rombi, presidente dell'associazione 'Il mondo che vorrei', che raccoglie i famigliari delle vittime della strage di Viareggio che ieri sera hanno contestato l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti intervenuto ad un dibattito alla festa del Pd nel Porto Antico di Genova. "E' l'unica cosa che poteva accadere", aggiunge la donna che nell'incidente ferroviario del 29 giugno 2009 ha perso la figlia Emanuela, di appena 21 anni. La protesta dei parenti delle vittime di Viareggio, arrivati apposta dalla Toscana per il dibattito organizzato dal Pd, è stata forte, ma pacifica, mentre i tafferugli sono scoppiati a causa di un gruppo di No Tav. La donna è anche riuscita a scambiare alcune battute con Moretti: "Mi ha detto che lui vuole la verità quanto noi e che si è sempre assunto le proprie responsabilità, ma poi ha aggiunto che per Viareggio non ha colpe", ha rivelato la presidente dell'associazione. "Le Ferrovie - ha aggiunto Daniela Rombi- mi hanno offerto un sacco di soldi, ma io mia figlia non la vendo. Moretti non ci ha mai chiesto scusa".