Cronaca

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??Tutte le attività fino ad oggi svolte dalla Regione nell??ambito del programma di monitoraggio sull??influenza aviaria hanno dato esisto negativo?. Lo ha comunicato Paola Oreste, responsabile del servizio di prevenzione della Regione Liguria per fare il punto sull??influenza aviaria nella nostra regione. ??Proprio in questi giorni ?? spiega Paola Oreste ?? abbiamo comunicato al Ministero lo stato di attuazione delle attività di prevenzione effettuate sul territorio che prevede controlli da parte delle ASL su tutti e 28 gli allevamenti avicoli industriali presenti nella nostra regione, attraverso prelievi di sangue agli animali, e anche su quegli allevamenti rurali collocati in aree a rischio di interazione tra animale domestico e selvatico?. Ogni mesi sono stati effettuati tre prelievi negli allevamenti rurali e uno nei restati allevamenti avicoli industriali. ??A questa sorveglianza di tipo attivo ?? continua la responsabile del servizio di prevenzione della Regione Liguria ?? è seguita una sorveglianza di tipo passivo che prevede la segnalazione da parte delle ASL di tutte le forme cliniche riconducibili a forme influenzali e dei casi anomali di mortalità negli allevamenti e, in collaborazione con le associazioni venatorie, la segnalazione di mortalità anomale nei volatili selvatici?. Controlli sono stati effettauti anche su tutta la filiera alimentare. Nonostante queste rassicurazioni la psicosi aviaria aumenta anche in Liguria. Tre anatre sono state trovate morte a Rapallo sulle sponde del torrente San Francesco, mentre alla Asl 1 Imperia sono arrivate già decine di telefonate di allarme che segnalavano la presenza di carcasse di piccioni per strada. ??Non c??è alcun rischio di trasmissione dell??aviaria da parte di questi animali? spiega l??epidemiologo Icardi del San Martino di Genova. Ma questa rassicurazione sembra non bastare.