Cronaca

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Nella comunità musulmana genovese serpeggiano malumori e veleni: le dichiarazioni del Papa Benedetto XVI non sono ancora state dimenticate e nonostante gli inviti dell'imam genovese a lasciar correre, all'uscita della moschea nel centro storico e al mercato a Caricamento non si parla d'altro. Se un musulmano uccide il Papa a me non importa -grida con foga Ruimi Akmed Gaber, 76 anni, colonnello e rifugiato sudanese, in Italia da 4-. Le scuse fatte l'altro giorno non servono a niente, noi vogliamo vedere il Papa in diretta ad Al Jazira che dice ho sbagliato. Akmed dice di sentirsi offeso soprattutto per la citazione di Manuele II Paleologo più che per il giudizio sul jihad, e pensare che musulmani e cristiani sono cresciuti insieme, rincara. Il Papa ha sbagliato è la frase più ricorrente nella comunità araba e musulmana fatta di marocchini, tunisini, egiziani che si scambiano informazioni sulla famiglia e sul lavoro alla fine della giornata. Noi abbiamo sempre considerato Gesù un profeta -dice Mohamed, 60 anni, ex lavoratore nelle pulizie industriali ora in pensione- I papi precedenti hanno avuto un atteggiamento diverso e infatti sono stati abbracciati dal mondo musulmano nelle loro visite in Africa e Asia, perché ovunque andassero parlavano di pace. Questo invece vuol far scoppiare un incendio. Queste opinioni espresse spesso con veemenza dagli immigrati di vecchia data, sono più edulcorate nelle ultime generazioni: ho paura che aumentino i fenomeni di razzismo e alla fine ci rendano la vita qui impossibile -dice Ibrahim, 17 anni, marocchino, in Italia da 6-Sono solo un po' rasserenato dal fatto che tanti italiani in questi giorni mi hanno manifestato la loro solidarietà . Non c'é nessun tentativo di approfondire l'argomento, quel che hanno sentito sulle tv arabe, secondo tutti, basta e avanza. (Ansa)