Nessuna segnalazione su situazioni di pericolo, nessuna richiesta di lasciare a scuola i bambini. E' il leit-motiv che ricorre nelle dichiarazioni dei dirigenti scolastici genovesi ascoltati dalla Procura come persone informate sui fatti dalla Procura nell'ambito dell'inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo colposo.Ieri è stata ascoltata, tra l'altro, la dirigente scolastica della scuola 'Giovanni XXII' di Marassi dalla quale usci Gioia Djala prima di essere travolta dall'esondazione del rio Fereggiano del 4 novembre scorso. "L'abbiamo lasciata andare - ha spiegato la funzionaria - perché era finito l'orario di scuola e noi non avevamo ricevuto nessun ordine di non fare uscire gli alunni dall'edificio. Quando ci siamo resi conto di quello che stava succedendo, abbiamo fatto salire i bimbi ai piani alti, per metterli in salvo". La Procura ha anche acquisito la relazione dell'evento del Comune, i tabulati pluviometri comunali e il piano comunale d'emergenza
Cronaca
Alluvione, ascoltati dirigenti scolastici: "Nessun avviso"
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