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Il Genoa ha resistito poco meno di un’ora. Troppo  forte il Milan, tropo sterile la squadra di Malesani che riconoscerà i problemi attuali della sua formazione, ovvero la mancanza di forza offensiva, Il tecnico del Grifo aveva disegnato un match fotocopia di quello vincente con la Roma, ma il rigore di Kaladze su Ibrahimovic trasformato dallo svedese nei primi dieci minuti della ripresa ha fatto saltare in aria tutti i suoi piani. In piu0’ nell’occasione il georgiano è stato espulso per doppia ammonizione e salterà pure la prossima delicata sfida di Siena. Il raddoppio di Nocerino è stata la logica conseguenza della superiorità rossonera. Eppure  nel primo tempo il 3-5-2 di Malesani aveva imbavagliato la squadra di Allegri che si era affidato subito a Ibra, Boateng e Robinho. Frey e Rossi bravi a metterci del loro per tenere in pedi i rossoblu’ che con Mesto e Veloso hanno cercato pure di dare fastidio ad Amelia dopo l’interruzione di un quarto d’ora per l’odore acre dei lacrimogini sparati dalla polizia contr un gruppo di genoani all’esterno dello stadio che davano la caccia ai milanisti. Poi la ripresa già descritta. Il Genoa perde l’imbattibilità casalinga e s’interroga sul suon futuro. Malesani aveva già incassato al fiducia di Preziosi che a fine gara ha guardato avanti, al prossimo mercato aprendo ad aggiustamenti per rinforzare una rosa che soprattutto in avanti ah bisogni di rinforzi pesanti. L’unica nota lieta è il ritorno in campo di Ze Eduardo. Per il brasiliano  ecco la luce dopo un tunnel lungo quattro mesi. Un quarto d’ora per bagnare l’esordio al Ferraris e poco importa se questo è coinciso con la perdita da parte del Genoa dell’imbattibilità casalinga che durava da nove mesi