Cronaca

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La Regione Liguria annulla la centralità della famiglia tradizionale: Forza Italia insorge contro l' emendamento proposto dalla maggioranza e approvato dalla Commissione consigliare che modifica l' art. 23 (quello sul ruolo delle famiglie) della legge sui servizi sociali e si prepara ad una battaglia con ogni strumento democratico contro la proposta di legge che presto andrà in consiglio regionale. Nella nuova legge sui Servizi sociali - si legge in una nota - la maggioranza di via Fieschi da una parte ribadisce la centralità della famiglia come luogo di aggregazione e di organizzazione sociale e, dall'altra, inserisce nell'ordinamento ligure una definizione di famiglia che ricomprende qualunque convivenza abituale e continuativa. Dopo la Puglia - si prosegue - anche la Liguria realizza uno dei cardini del programma di Rifondazione Comunista nel silenzio anzi, con il voto favorevole, dei centristi della Margherita e dell' Udeur. Il gruppo di Fi - scrivono nella nota - si prepara ad una battaglia sulla legge con ogni strumento democratico auspicando, come sostengono gli altri consiglieri del gruppo Rosso, Garibaldi e Saldo, una vera e propria mobilitazione della società contro il grave attacco alla stabilità sociale della Liguria. E' inaccettabile sul piano del diritto e del merito questa modifica epocale, sostiene il capogruppo di Forza Italia Luigi Morgillo, la Costituzione impone di riconoscere una particolare tutela della Famiglia che da, noi è invece parificata ad ogni unione fondata sulla convivenza. Secondo il vicepresidente del consiglio Franco Orsi, quanto scritto sulla proposta di legge che presto andrà in consiglio regionale supera i già devastanti intenti del programma elettorale dell' Unione, infatti sostiene Orsi qui non siamo al riconoscimento di diritti da parte dello Stato alle unioni di fatto (per le quali siamo comunque contrari), ma addirittura alla totale equiparazione ai fini delle politiche di assistenza sociale. (Ansa)