GENOVA - In Liguria stamani è stato raggiunto il picco dell'ondata di caldo che ha portato il Ministero della Salute a diramare il bollino rosso per la prima volta dall'inizio dell'estate, sfiorati i 37 gradi in provincia della Spezia dove a Castelnuovo Magra l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure ha registrato 36.9 gradi. Nel Comune della Spezia toccati i 36 gradi, a Genova Bolzaneto 35,5, mentre nel centro funzionale dell'Arpal a Genova Foce 33,9.
Nel pomeriggio però le temperature sono salite ancora. Con una temperatura di 39.4 gradi registrata alle 17 è stata Castelnuovo Magra (La Spezia) la località più calda della Liguria. Nella giornata di ieri da bollino arancione sempre Castelnuovo Magra aveva raggiunto i 40,1 gradi alle 16:30. Per due giorni consecutivi l'antico borgo situato sul monte Bastione è quindi la località più bollente della Liguria. Nello spezzino a Padivarma e Sarzana toccati i 38,9 gradi, alla Spezia 37.9, a Riccò del Golfo di Spezia 37,5, a Beverino 37,3, a Sesta Godano 36,2. Nel genovese a Rapallo 37 gradi, a Orero 37,5, a Casarza Ligure 36,3, a Pontedecimo 36, a Bolzaneto 35,7, al centro funzionale della Foce nel centro di Genova 35,2 gradi. Nel savonese al Santuaro di Savona 35,8 gradi. Nell'imperiese 38 gradi a Rocchetta Nervina, 36,4 ad Airole e 35,7 a Dolcedo.
L'alto tasso di umidità fa però salire le temperature percepite in Liguria sopra i 40 gradi. Arpal ha rilevato un'umidità al 63% a Genova Sant'Ilario, al 55% a Genova Foce, al 54% a Genova Voltri e Quezzi, al 50% a Portofino e Rapallo, al 57% a Santa Margherita Ligure, al 43% alla Spezia.
A causa dell'ondata di calore al momento non sono segnalati picchi di accesi ai pronto soccorso della Liguria, dove su 13 strutture solo 5 risultano "molto affollate", Bordighera (Imperia), Imperia, Genova Voltri, Lavagna (Genova) e La Spezia.
Il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana ha emanato un'ordinanza valida in tutti i Comuni della Regione con popolazione superiore ai 10.000 abitanti pari al 71% della popolazione residente che impone il divieto di lavorare tra le 12.30 e le 16.00, nei settori agricolo, florovivaistico, nei cantieri edili ed affini, in condizioni di esposizione prolungata al sole.
IL COMMENTO
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