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La denuncia della vicepresidente del Coni: "Voleva i contanti, sostenendo che ormai fosse finita la pacchia per le banche"
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di Davide Lentini

GENOVA - La manovra economica non è stata ancora approvata, il Parlamento la sta discutendo, ma c'è già chi pensa di poter applicare una delle norme più controverse contenute nel documento finanziario, e passibile di essere rivista: quella che permette a commercianti e professionisti di rifiutare i pagamenti elettronici sotto i 60 euro. Un importo che la stessa premier Giorgia Meloni ha detto potrebbe essere rivisto al ribasso.

Eppure ieri a Genova, Silvia Salis, vicepresidente del Coni, ha denunciato su Instagram che un tassista si è rifiutato di accettare un pagamento con bancomat di 32 euro. "Taxi verso l'aeroporto - scrive Salis - Vedo il pos, chiedo quindi di poter pagare con il bancomat 32 euro. Mi dice che no, che lui ora non è più obbligato, 'che è finita la pacchia delle banche' e che a lui servono i contanti. Di fronte alle mie obiezioni ha iniziato a urlare con arroganza che ora lui può fare come vuole. Ora lui può fare, finalmente, come vuole". La storia di Salis si chiude con un emblematico "Italia 2022".