GENOVA - Dibattito aperto e in corso sull'ordinanza antismog che partirà il primo marzo a Genova e che bloccherà i mezzi Euro 1 e Euro 3. "C'è stato troppo poco preavviso nell'ordinanza del Comune di Genova che ha disposto il divieto di circolazione per tutti i veicoli privati Euro 1 e per quelli ad uso commerciale Euro 3 dal primo marzo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, chi usa il mezzo per lavoro va esentato", spiega il direttore di Confesercenti Genova Paolo Barbieri in una nota. L'annuncio del Comune era arrivato il 30 dicembre scorso.
"C'è molta preoccupazione tra tutti gli operatori commerciali che usano un veicolo da lavoro, dagli ambulanti ai fruttivendoli - aggiunge Barbieri - visto il pochissimo preavviso e le cifre ingenti necessarie a rinnovare il parco mezzi, questa misura risulta infatti essere fortemente punitiva per le piccole e medie imprese che già si trovano ad affrontare una crisi energetica senza precedenti e, quindi, con poche risorse a disposizione per ulteriori investimenti". Confesercenti chiede al Comune di Genova di "esentare dal divieto di circolazione quanti utilizzino mezzi commerciali nello svolgimento della propria attività e di prevedere contestualmente degli incentivi dedicati alle imprese".
Il capogruppo in Consiglio comunale Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) ha presentato una mozione sostenendo che l'ordinanza è una misura iniqua che colpisce ancora una volta le classi meno abbienti, chi in sostanza è costretto a recarsi al lavoro con la Panda o la Vespa perché non ha la possibilità di cambiare il mezzo, e i moltissimi artigiani che utilizzano furgoni per lavorare. Si parla di oltre quindicimila veicoli che sarebbero interdetti dal divieto". Il professore del dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica, gestionale e dei trasporti dell'Università di Genova Flavio Tonelli durante un convegno a Genova evidenzia che "le automobili europee oggi emettono solo l'1% della CO2 a livello mondiale".
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità