Il 22 maggio 2013 se ne andava il prete dei deboli, degli indifesi, degli emarginati, degli ultimi. Don Andrea Gallo – per tutti don Gallo, per molti semplicemente Andrea – è stato uno dei personaggi che più hanno segnato Genova nel secolo scorso uscendo di prepotenza dagli stretti confini della sua città. Un sacerdote scomodo, diviso tra la sua missione e l'impegno politico perché – come disse una volta - “solo la politica, quella vera, può lottare e vincere le ingiustizie”. E dove c'era un'ingiustizia, lui era sempre presente, in prima linea, senza risparmiare mai critiche né alla politica né alla stessa Chiesa. Fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto, la sua morte ha lasciato un vuoto che nessuno è mai più riuscito a riempire: un maestro di vita e per tanti un compagno di lotta. Dall'archivio storico il ricordo di Mario Paternostro.
Ultime notizie
- Studenti liguri a Gorizia per conoscere il dramma degli esuli istriani
- Riformisti Democratici con Piciocchi, gli ex Italia Viva contro "la sinistra del no"
- Schianto auto-furgone a Cairo Montenotte, tre feriti gravi
- Stasera Gennaro Ruotolo ospite a Gradinata Nord dopo la vittoria nella Viareggio Cup
-
Aereo ultraleggero precipitato, l'esperto: "Quel tipo di velivolo non può volare con scarsa visibilità"
- Samp, le prove anticrisi di Semplici: difesa a quattro e Niang davanti
IL COMMENTO
La Costituzione, Salis in Lottomatica e la politica di cui non puoi fidarti
Ti ricordi Bilancia? 17 omicidi in sette mesi di terrore