GENOVA - Il commissario straordinario di Governo per la mitigazione del rischio idrogeologico e presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato il decreto di approvazione definitiva della variante migliorativa del progetto dello scolmatore del Bisagno di Genova. Elemento centrale è la tanto attesa 'talpa' che potrà dare un'accelerazione ai lavori del cantiere. Con la firma si autorizza di fatto l'utilizzo della 'talpa nel cantiere.
"La 'talpa' è in fase di assemblaggio in Cina e poi potrà essere trasferita a Genova in nave, poi il montaggio e la messa in opera - spiega l'assessore regionale alla Difesa del suolo Giacomo Giampedrone -. Ora con la firma della variante il consorzio che sta portando avanti i lavori ha dieci giorni per elaborare il nuovo cronoprogramma.
Lo scolmatore del torrente Bisagno a Genova, la principale opera necessaria per la messa in sicurezza idraulica della città. Si tratta di un tunnel lungo 7 chilometri per deviare le piene del torrente. La 'talpa' è un macchinario specifico utile a proseguire contemporaneamente da una parte lo scavo del foro dello scolmatore e dall'altro a sistemare le finiture delle lavorazioni. L'obiettivo è finire i lavori entro aprile del 2025 così come previsto dal contratto.
"Quello di oggi rappresenta un momento di svolta perché chiude un percorso tecnico molto particolare svolto nell'ultimo anno e mezzo e mette oggi tutti di fronte agli obblighi a cui vengono richiamati - dichiarano il presidente Toti e l'assessore regionale alla Difesa del suolo Giampedrone -. Dopo la firma che sancisce l'accoglimento della proposta migliorativa formulata dall'appaltatore le condizioni tecniche affinché questo cantiere possa svoltare ci sono tutte".
Il cantiere ha un valore complessivo di oltre 200 milioni e il Governo ha preso l'impegno di "un ulteriore stanziamento di 27 milioni" per compensare l'aumento del costo dei materiali. Lo scolmatore una volta ultimato sarà in grado di mettere al sicuro la città da nuove piene causate dalle piogge torrenziali portando, in caso di necessità, fino a 400 metri cubi d'acqua al secondo dal letto del Bisagno allo sbocco in corso Italia.
Lo scolmatore è un'opera idraulica (galleria sotterranea) in grado di diminuire la portata di piena del torrente, deviandone una parte. Di fatto consente di diminuire il livello di piena massima. La realizzazione dello scolmatore ha accumulato ritardo nel tempo per alcuni problemi legati ai lavori prima e poi allo stop determinato dall'interdittiva antimafia imposta dal Tribunale della Campania nel corso della scorsa primavera. Interdittiva poi rimossa dal Tar della Campania.
Il progetto del cantiere in corso d'opera prevede una serie di lavori utili a limitare il rischio idrogeologico e a mettere in sicurezza l'area attorno al Bisagno: oltre alla realizzazione della galleria dello scolmatore sono previsti anche il ripascimento degli arenili e il ripristino ambientale e paesaggistico. I lavori per lo scolmatore del Bisagno sono iniziati nel maggio del 2020 per un valore di 204 milioni di euro. Il progetto inziale è degli anni 2000 ed è stata finanziata col piano 'Italia sicura' nel 2015 dall'allora governo Renzi.
IL COMMENTO
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