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Il cartello di divieto di sosta, posizionato in via Cambiaso, rappresenta la 'imminente certezza' che i container nel sotto strada saranno rimossi
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di Aurora Bottino

GENOVA - "Si tratta di una vittoria di civiltà, progresso, umanità, accoglienza e dignità". Così i cittadini di Rivarolo 'festeggiano' lo spostamento dei container che andranno ad accogliere stranieri richiedenti asilo e che verranno trasportati alla tendopoli di Genova Voltri.

Il cartello di divieto di sosta, posizionato in via Cambiaso, rappresenta la 'imminente certezza' che i container nel sotto strada saranno rimossi. Questi moduli arredati erano stati al centro di una grossa polemica nata dopo la scoperta relativa al terreno, appartenente all’ex circolo Arci di via e ora di proprietà di Valentina Militerno, la collaboratrice, ora dimissionaria, dell’assessore alle Politiche Sociali Lorenza Rosso. La collocazione aveva comunque già generato numerose proteste da parte di opposizioni e abitanti, che si erano poi uniti nel 'comitato Spontaneo Valtorbella e Dintorni'.

"La dignità delle persone, in particolare se minori, deve essere tutelata e protetta. Questo è stato lo spirito della nostra lotta, principi condivisi dall’intera comunità e dall’Arcivescovo Marco Tasca: "Mi ha colpito che molte persone abbiano reagito alla proposta, non tanto per la presenza dei profughi minori sul proprio territorio, quanto sulle modalità dell’accoglienza poco rispettosa'" si legge nel comunicato del comitato.

"I cittadini sono tuttavia in attesa che si faccia piena luce sulla triste vicenda dell'area di Via Cambiaso, per il metodo e il merito che hanno portato il Comune a scegliere, con altri soggetti, quell’angusto spazio" conclude il comunicato.