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A Tursi discussione sull'opera che vedrà il primo taglio del nastro il prossimo 8 luglio. Al centro delle discussioni dell'aula rossa l'area commerciale e la destinazione dei 726 parcheggi interrati sotto l'arena
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GENOVA - Per la prima volta accesa la nuova insegna del Palasport. La nuova scritta che sovrasta il palazzetto dello sport di Genova si è per la prima volta illuminata. Prove tecniche in vista del rush finale. Il primo taglio del nastro è previsto per l'8 luglio con un'apertura per circa 200 persone. 

Il sindaco di Genova Marco Bucci a Primocanale pochi giorni fa ha spiegato che ancora manca ancora il certificato antincendio che verrà rilasciato prima del Salone Nautico. A ottobre poi ci sarà un grande evento sportivo che segnerà di fatto l'inaugurazione ufficiale del palazzetto che fa parte del grande progetto del Waterfront di Renzo Piano. Il primo cittadino però ha mantenuto il riserbo sull'evento limitandosi a dire che si tratterà di un evento internazionale. 

Anche il vicesindaco di Genova e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi ha postato sui social una foto della nuova insegna del palazzetto dello sport di Genova. Nel mentre lo scorso fine settimana l'architetto Renzo Piano ha assieme ai tecnici ha visitato la nuova arena sportiva. "È sempre un grande onore ricevere la visita dell'architetto Renzo Piano che sta seguendo in maniera minuziosa, passo dopo passo, questo progetto, a garanzia per la città della qualità assoluta del progetto - ha detto Piciocchi - il riscontro è stato molto positivo e ringraziamo l'architetto Piano per aver voluto, anche in questa occasione, vedere personalmente la realizzazione della nuova Arena sportiva del Palasport".

Il tema del Palasport è stato affrontato anche in consiglio comunale a Tursi. Respinta una proposta di sospensiva presenta da Cristina Lodi del Gruppo misto, gruppo consigliare del Pd, Movimento Cinque Stelle, Lista Rossoverde e Uniti per la Costituzione. Al centro la questione del riacquisto dell'arena sportiva da parte del Comune per circa 23 milioni di euro. L'intera struttura era stata venduta per circa 14 milioni euro alla Cds Holding che si è occupata in questi anni di recuperare l'opera. Altra questione discussa in aula riguarda i parcheggi e la destinazione sportiva e commerciale dell'opera. Nell'area sotterranea del palazzetto sono stati realizzati 726 parcheggi dei quali devono essere stabilite le modalità di utilizzo per quanto riguarda la destinazione commerciale e residenziale.   

Proprio Piciocchi ha sottolineato che la destinazione pubblica dei parcheggi è già presente negli atti e che andranno avanti le discussioni con il municipio per scegliere la modalità migliore e più utile per i residenti. Tra le ipotesi anche quella che una parte venga destinata a parcheggi di interscambio per chi si deve poi recare in centro. "Decideremo quel che decideremo - spiega l'assessore ai Lavori pubblici -, ma il principio è già consolidato".
 

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