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Lo chef, titolare Jacopo Chieppa. "Premiata la squadra e la creatività"
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Quest'anno, l'unico ristorante ligure che ha ottenuto la stella Michelin, è stato Equilibrio dello chef-titolare imperiese Jacopo Chieppa. Aperto da poco più di due anni è riuscito ad ottenere l'importante riconoscimento " grazie alla squadra - precisa subito Jacopo - e alla creatività. Quest'ultima mi ha aiutato a dare frutto ai miei sogni".

Jacopo, poco più che trentenne, titolare di due locali nell'imperiese, si è innamorato della cucina solo dieci anni fa.

" Io - sorride - non dico di essere bravo a cucinare, dico - ripete - di essere creativo. La stella Michelin ha ripagato i nostri sacrifici, il credere al nostro lavoro, al nostro impegno, ai nostri sacrifici. Qui siamo in pochi, sia in cucina sia in sala ma ci abbiamo creduto tanto; i ragazzi mi hanno detto  'Con te abbiamo imparato a sognare' mentre i nostri clienti se lo aspettavano."

Chef Chieppa insiste molto sulla fantasia perché " si che la parte culinaria è importantissima però, ora, la gente quando esce fuori a mangiare vuole mangiare qualcosa di diverso, qualcosa che oltre a riempire la bocca riempia gli occhi. E' importante fare show".

Jacopo ha ottenuto la stella Michelin nella sua terra d'origine, la Liguria, terra che lui ama ma definisce " difficile perché riuscire a dire la propria, anche con la cucina, non è facile. Penso, a questo punto, di poter essere una dimostrazione del fatto che se ci credi, se insisti puoi farcela. Sia chiaro, la stella è un punto di inizio".

Per quanto invece riguarda la clientela, complice la posizione strategica dell'imperiese, l'alta vocazione turistica e la vicinanza con la Francia, Jacopo riconosce ai turisti del Nord Europa, tedeschi in primis, il 'record di presenze'. "

"La mia clientela è una clientela che, fondamentalmente, ama sperimentare."

Alla domanda "Ma la cucina della nonna?" Jacopo risponde che "la cucina della nonna è il gusto, il gusto è fondamentale ma la storia è bella. Canavacciulo, ad esempio, ha detto ' La lasagna della nonna non è sempre così bella perché è più bella la storia  in cui si racconta della lasagna' quindi - prosegue - quando c'è una storia sotto, tutto è più bello e tutto è più buono. Per me, la storia è fondamentale."

Prossimo obbiettivo?

" Fare sempre meglio."

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