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di Michele Varì

Un'auto della polizia davanti alla sede del consolato generale della Russia di Nervi, in via Ghirardello Pescetto. E' uno degli effetti a Genova, quasi una foto simbolo, del conflitto divampato nelle scorse ore in Ucraina.

La decisione di blindare il consolato russo è stata presa dai vertici della questura in accordo con la prefettura per prevenire eventuali gesti dimostrativi o veri e propri attacchi terroristici.


Blindati anche se in modo più soft dalle forze di polizia anche altri possibili obiettivi fra cui aziende di import ed export legati alla Russia, ma anche agli Stati Uniti.

A Genova non esiste un ufficio consolare dell'Ucraina dopo la chiusura dell'ufficio del console onorario che si trovava in via San Vincenzo, nel centro della città.

Con l'avvio del conflitto è salito anche il livello di attenzione delle forze dell'ordine nei punti nevralgici della Liguria: ai confini con la Francia, nelle stazioni ferroviarie e all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova.

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