Attualità

I consigli dell'educatore cinofilo Fabio Gambacorta
1 minuto e 44 secondi di lettura
di Aurora Bottino

"State con loro già prima della mezzanotte, tenete le finestre chiuse e alzate il volume della Tv": sono questi i consigli degli animalisti per proteggere gli animali da compagnia dai botti di capodanno, che possono spaventarli o, nei casi peggiori, causarne la morte proprio per lo spavento. Ma i consigli non finiscono qui: lo spiega a Primocanale l'educatore cinofilo Fabio Gambacorta.

I botti ci saranno, legali e non: ecco cosa fare

"In realtà il 'botto di capodanno', che ormai viene demonizzato in tutto e per tutto, non è propriamente malvagio, nel senso che sicuramente il cane ha una percezione del rumore molto più forte della nostra, ha una forma di istinto legato ai rumori forti che è più accentuato rispetto al nostro raziocinio - spiega Gambacorta -, perché mentre noi capiamo che cos'è il botto per loro è impossibile. Detto ciò, in realtà la stragrande maggioranza delle reazioni dei cani dipende da come noi ci poniamo nei confronti di queste cose".

Spieghiamo al cane cosa è giusto e cosa è sbagliato

"La più grande forma di relazione che possiamo dare al nostro cane è non assecondare alla loro ansia. Quindi se un rumore forte morte manda il cane in stress, in ansia, la nostra reazione non può essere di consolazione di questa cosa, anzi, deve essere di indifferenza, di stemperare la forma di stress. Se io prendo un cane che ha paura dei botti lo abbraccio e me lo metto sotto le coperte sto dicendo al cane 'bravo che hai paura dei botti'. Se io al cane lo guardo, magari mi faccio una risata e dico: "Non ti preoccupare, è tutto a posto, continuiamo a lavorare. Seduto, vieni, facciamo qualcosa, reindirizziamo quello stress a favore nostro, allora il cane sarà tranquillo. Questa è una cosa istintiva, quindi lì bisogna combattere un po' col nostro istinto genitoriale però razionalmente bisogna capire che abbiamo a che fare con una creatura pensante, alla quale va spiegato nella loro lingua cosa è giusto e cosa è sbagliato".

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