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La misura è rivolta alle attività dell'entroterra, a quelle aderenti a consorzi o reti di imprese e a quelle di qualità (in possesso dei marchi riconosciuti da Regione Liguria) che assumono primariamente con contratti a tempo indeterminato
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di Andrea Popolano
Mani, penna e foglio

L'obiettivo del nuovo bando presentato da Regione Liguria è quello da un lato di stabilizzare e contrastare il precariato, dall'altro creare migliori occasioni di lavoro e dare sostegno agli artigiani e ai commercianti che in certi contesti fanno fatica a far fronte all'aumento dei costi del personale e poi migliorare la presenza delle attività nell'entroterra e nella costa in modo da aiutare il turismo e la sua destagionalizzare.  

A chi è rivolto il bando e i suoi tempi

Sarà attivo dal prossimo 20 gennaio il nuovo bando con cui Regione Liguria intende favorire, con bonus assunzionali, un'occupazione più stabile nei settori del commercio e dell'artigianato. La misura, in coerenza con il "Patto del lavoro nel Commercio e nell’Artigianato" sottoscritto a giugno scorso con le sigle sindacali e le associazioni categoria, avrà una dotazione economica iniziale di 5 milioni di euro (a valere sui fondi FSE+ 2021-2027) ed è rivolta alle attività dell'entroterra, a quelle aderenti a consorzi o reti di imprese e a quelle di qualità (in possesso dei marchi riconosciuti da Regione Liguria) che assumono primariamente con contratti a tempo indeterminato. L'incentivo regionale varia a seconda della tipologia contrattuale. In particolare il contributo massimo concedibile per le imprese localizzate in comuni non costieri è di 12 mila euro, fino a 8 mila euro per quelle aderenti a consorzi, reti di imprese o in possesso di uno dei marchi di qualità riconosciuti da Regione Liguria (Artigiani in Liguria, Botteghe Storiche - Locali di tradizione, Bottega Ligure).

Lo strumento è retroattivo a partire dal 1° giugno 2024, a patto che il contratto per cui si richiede l’agevolazione sia ancora in essere alla data di presentazione della domanda. Per le imprese dell’entroterra, inoltre, è previsto un ulteriore importo, pari al 60% del bonus assunzionale, nel caso in cui sia stato stipulato almeno un contratto di lavoro a tempo determinato (a decorrere dal 1° giugno 2024), con una durata minima pari o superiore a 4 mesi e che sia giunto a naturale scadenza prima della data di apertura del bando.
Le domande devono essere presentate esclusivamente on line, accedendo al sistema "Bandi on line" di Filse, nel periodo compreso tra il 20 gennaio e il 29 maggio 2025. A partire dal 16 gennaio sarà disponibile la modalità offline per iniziare a compilare la procedura.

Presidente Bucci: "Obiettivo privilegiare occupazione stabile"

“Questo bando conferma il forte impegno da parte della Regione Liguria su un fronte determinante come quello del lavoro – commenta il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – Oggi avviamo, con ben 5 milioni di euro di dotazione, un’iniziativa che vuole sostenere due settori di grande importanza come commercio e artigianato, e allo stesso tempo dare occupazione ai liguri, privilegiando quella stabile, elemento cardine per le famiglie e per le prospettive future delle persone. Questo bando – prosegue Bucci – ricalca quello già avviato negli anni scorsi nel settore turistico, che ha dato risultati importanti e concreti ed ha dimostrato di essere particolarmente apprezzato non solo dai lavoratori, ma anche dalle imprese. Oggi- conclude- rispettiamo inoltre un impegno che ci eravamo presi con le organizzazioni sindacali nel primo incontro avuto nelle settimane scorse: vogliamo lavorare insieme per creare un futuro sempre più florido e stabile per la nostra regione”.

“Sulla scia del successo ottenuto attraverso i bonus assunzionali nel settore turismo e a seguito di un importante lavoro condiviso con le parti sociali, lanciamo questo atteso bando che darà un supporto fondamentale alle imprese del commercio e dell’artigianato – dichiara l’assessore regionale alla Programmazione del Fondo Sociale Europeo Marco Scajola -. Attraverso le risorse Fse garantiamo un primo impegno di 5 milioni di euro volto a sostenere l’inserimento lavorativo nelle nostre imprese con un occhio di riguardo significativo all’entroterra. Aiutiamo dunque sia i titolari delle attività, sia i lavoratori con una specifica premialità per i contratti a tempo indeterminato. Con una programmazione strategica del Fondo Sociale Europeo avviamo l’ennesimo aiuto tangibile ai cittadini liguri. Sono oltre 41mila quelli già raggiunti dai nostri provvedimenti, legati a formazione, lavoro, sport e sociale, sulla programmazione 2021-2027 con un impegno economico totale di 205 milioni di euro”.

"Il commercio e l’artigianato rivestono un ruolo centrale per l’economia regionale – conclude l’assessore alle Politiche dell’Occupazione Simona Ferro. – Con questo bando Regione Liguria, ancora una volta, si mette in gioco per aiutare le imprese ad assumere e dimostra grande sensibilità nei confronti di tante preziose realtà dell’entroterra, un tessuto produttivo di fondamentale importanza che non deve essere trascurato ma, al contrario, valorizzato”.

"Regione Liguria da tempo sostiene il commercio e l'artigianato con strumenti unici nella gestione dei fondi europei, come Garanzia Artigianato e Cassa Commercio Liguria, che ne hanno fortemente migliorato l'accesso al credito delle imprese. Con questa nuova misura - sottolinea il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana - avviamo il percorso, introdotto a giugno scorso con la sottoscrizione del Patto del Lavoro nel Commercio e nell'Artigianato, per favorire, con importanti bonus assunzionali, un'occupazione più stabile, con particolare riguardo alle imprese dell'entroterra, a quelle che rientrano in consorzi o reti soggetto e quelle in possesso di marchi qualità". 

I sindacati: "Misura positiva per contrastare il precariato"

“Bene questo patto che replica quello del turismo, ne abbiamo condiviso la necessità a giugno, ma nel frattempo avremmo voluto maggiore coinvolgimento da parte di Regione. Oggi occorre coraggio anche da parte delle imprese e di coloro che le rappresentano – dichiara Marco Callegari, segretario organizzativo regionale Uiltucs Liguria con delega al commercio - Nel giro di dieci anni abbiamo assistito a un crollo del 15% dei salari nel commercio a fronte di un +16% di produttività che i lavoratori regalano alle aziende: non c’è redistribuzione e occorre lavorare per questo. Come?  Bisogna evolvere rispetto alle dinamiche salariali per ridurre la povertà del lavoro. Occorre riformare la contrattazione collettiva in Italia per rafforzare ed estendere e rendere più efficiente quella decentrata, garantire certezza dei rinnovi, e combattere la frammentazione e il dumping. Inoltre, per il bene delle piccole e medie imprese di città ed entroterra occorre l’impegno delle istituzioni affinché la grande distribuzione non dilaghi producendo danni alle attività più piccole e ai punti di aggregazione che sono anche socialità”.

La soddisfazione di Confesercenti: “Ottima misura”

A commentare, per Confesercenti, è il presidente regionale Marco Benedetti: “Esprimiamo senz’altro soddisfazione per l’accoglimento della richiesta di estendere, anche al commercio e all’artigianato, misure analoghe a quelle già approvate con buoni risultati nel turismo. Consideriamo questo intervento sperimentale, frutto di una lunga trattativa, che necessita di essere testato sul campo. Apprezzabile è poi certamente l’attenzione riservata all’entroterra, che si conferma una priorità anche per il sistema delle imprese. Ora c’è grande attesa anche dei nuovi bonus assunzionali per quanto riguarda il turismo”.

 

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