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Parla a Primocanale il presidente della Porto Antico di Genova spa, che racconta le novità della kermesse florovivaistica più importante d'Europa
4 minuti e 38 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

L'attesa del piacere è essa stessa il piacere. Ed è quella che si sta consumando in questi mesi che precedono l'appuntamento con la 13esima edizione di Euroflora, 2025. Un ritorno al passato ma che guarda al futuro, è questo il leit motiv del prossimo appuntamento con il mondo florovivaistico più spettacolare d'Europa. È considerato un inno alla bellezza e alla sostenibilità con giardini da tutto il mondo, su 85 mila metri quadrati espositivi indoor e outdoor. Tra le new entry c'è il Museo Egizio con il Giardino del piacere, il Regno del Bhutan e il mondo della ricerca con l'Istituto Italiano di Tecnologia. L'appuntamento è fissato tra il 24 aprile e il 4 maggio.

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Il capitano a bordo del Waterfront

Deus ex machina, anche se non vuole essere definito così, il presidente della Porto Antico di Genova spa Mauro Ferrando, che sta supervisionando i lavori in vista della prossima kermesse. "Io non sono deus ex machina ma sono il capitano che ha dato alcune idee e coordina il lavoro di tutti, e i miei sono stati e sono bravissimi, e lo saranno da qui ai prossimi mesi - spiega a Primocanale Mauro Ferrando -. Ognuno ha il rispetto del proprio ruolo, sapendo che il proprio segmento di lavoro si unisce a quello degli altri per arrivare, speriamo, in fondo con un grande successo". Sia il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, che l'avvocato Ferrando, non vogliono sentir parlare di ritorno al passato, bensì di un grande balzo in avanti. "Non possiamo parlare soltanto di ritorno al passato perché sarebbe riduttivo, io ho fatto una battuta, quella di Celentano, che quando è tornato alla via Gluck ha visto soltanto cemento e asfalto - ha aggiunto -. Invece qua Euroflora torna nel padiglione fioristico ma vede non cemento e asfalto, ma vede qualche cosa di meraviglioso, un Waterfront che è unico, io dico, in tutta Europa e avrà una ribalta internazionale che fa bene alla città, alla regione e anche al nostro paese. Oltre quattro chilometri da percorrere, non sono pochi, anzi sono tanti, quindi fa anche bene al fisico, al corpo".

Un filo rosso che unisce i luoghi di Genova

Sono diversi i cuori pulsanti di Genova, dal Porto Antico al Waterfront di Levante, firmato dall'archistar Renzo Piano. Lo definisce un fil rouge Mauro Ferrando, tra passato presente e futuro. E a testimoniarlo, la scelta del progetto stesso. "È un progetto totalmente innovativo, non che quelli che sinora si sono avuti nelle precedenti edizioni non lo fossero, ma se dobbiamo dare un'impronta nuova, un'impronta internazionale, una novità sfruttando un nuovo sito esteso di 85 mila metri quadri di esposizione, ci vuole anche in questo caso un progetto che buchi non solo lo schermo, ma anche la fantasia e l'interesse di tutti i visitatori - ha commentato il presidente della Porto Antico spa Mauro Ferrando -. Ritengo che ci sia una perfetta unione tra i nuovi siti variegati, Piazzale Kennedy, l'arena del Palasport, i camminamenti sull'acqua, i due piani del Jean Nouvel, con queste novità, le vele piene di fiori e di piante che richiamano anche fiori e le piante di Euroflora. Ecco, è tutto un rincorrersi armonioso che spero che faccia di Euroflora il grande successo che ho nel cuore".

Nel segno della sostenibilità

L'obiettivo, per Ferrando e gli organizzatori, è quello che Euroflora sia di tutti, che arrivi a tutti, non solo agli addetti al lavoro e agli appassionati. E per farlo, si ricorre anche alla sostenibilità. Nelle prossime settimane Porto Antico firmerà con il Comune di Genova un protocollo d’intesa per l’applicazione volontaria delle “Linee guida operative e requisiti di sostenibilità per eventi outdoor e indoor” relativo a Euroflora 2025. Per quanto riguarda la mobilità in avvicinamento, si conferma la scelta compiuta nelle edizioni 2018 e 2022 ai Parchi di Nervi: impiego prioritario di mezzi di trasporto pubblico, posti auto interni riservati agli espositori e ai soli mezzi di servizio e ai visitatori con disabilità. Ci saranno spazi riservati ai bus e parcheggi convenzionati. "Tutti i rendering, che rappresentano poi i camminamenti, le vele e quant'altro, sono tutti nel segno della sostenibilità. La raccolta di quelli che sono rifiuti sarà anche quella studiata con Amiu, più che sostenibile. E poi ancora, la mobilità elettrica, la scelta delle piante, che siano piante facilmente adattabili a quel suolo e soprattutto che richiedano il meno acqua possibile, proprio perché anche il ristagno dell'acqua è un tema della sostenibilità e così via, quindi questi sono aspetti che interessano tutti trasversalmente. Poi i fiori piacciono dai bambini agli anziani, così come le piante. Quindi l'interesse non è soltanto per i professionisti, ma anche spero per un numerosissimo pubblico di visitatori" ha ribadito Mauro Ferrando.

Tra la primavera e l'estate

Euroflora a parte, come si suol dire, qual è la previsione per la prossima primavera/estate? "Credo che la società Porto Antico, che è sempre stata centrale nella vita della nostra città, incomincia a diventare sempre più centrale anche per la vita della regione, e un punto di riferimento anche fuori della nostra regione. Sono tante le iniziative che abbiamo in piedi. Questa di Euroflora è quella che in questo momento ci sta (ovviamente) monopolizzando, ma siamo anche su tante altre cose. La sentiamo come una mission possible, grazie a tutti i visitatori. Spero che arrivino numerosi, non solo da Genova, non solo dalla Liguria, ma da tutta Italia, e sappiamo che avremo anche visitatori dall'estero".

Un uomo pelato con gli occhiali in giacca e cravatta intervistato da una televisioneUn uomo pelato con gli occhiali in giacca e cravatta intervistato da una televisione

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