Le canzoni della nostra terra e del nostro tempo, il "secolo breve" che non vuole finire, hanno accompagnato la conclusione della festa del 2 giugno, con la diretta di Primocanale, in una piazza De Ferrari gremita di gente, con il presidente Giovanni Toti a sottolineare il grande afflusso di pubblico, "dopo due anni di pandemia siamo felici che la gente possa tornare a manifestare la voglia di stare insieme", mentre l'assessore alla Cultura Ilaria Cavo rimarcava il grande successo di "Palazzi Svelati", con la scoperta di un Rubens riemerso dal mistero e commentava, a spettacolo concluso: "Una giornata piena di emozioni, il tributo a Genova e ai nostri cantautori ha evocato, come diceva una delle canzoni, una notte magica.
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Prima i giochi di luce sulla facciata del palazzo della Regione, con i brani della grande scuola genovese: "Il pescatore" di Fabrizio de André, "Sapore di sale" di Gino Paoli, "La mia banda suona il rock" di Ivano Fossati e "Sarà perché ti amo" dei Ricchi & Poveri.
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Quindi il via ai giochi pirotecnici, con l'inno nazionale di Mameli-Novaro e a seguire i brani sempreverdi del nostro Novecento: "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno, "Azzurro" di Paolo Conte resa planetaria da Adriano Celentano, "Figli delle stelle" di Alan Sorrenti e "L'Italiano" di Toto Cutugno, "Un'estate italiana" di Edoardo Bennato e Gianna Nannini. Chi ha buona memoria ricorda che sia "Azzurro" che "Un'estate italiana" avevano accompagnato la premiazione della Nazionale di Lippi la notte del 9 luglio 2006 allo Stadio Olimpico di Berlino. Passano gli anni ed eccoci a "50 Special" dei Lunapop di Cesare Cremonini, "Ti porto via con me" di Lorenzo Cherubini "Jovanotti", "Stai andando forte" di Gianni Morandi e di nuovo, a chiudere, "Fratelli d'Italia". Con la piazza entusiasta e piena di giovani a cantare in coro, per la prima grande festa del dopo-pandemia. Nel segno della Repubblica.
IL COMMENTO
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