GENOVA - L’attesa è per il riconoscimento da parte del governo dello stato di emergenza per siccità anche in Liguria. Ma se nel centro-Levante della regione la situazione sembra avere ancora un po' di margine è il Ponente a pagare già le conseguenze più pesanti dei lunghi mesi senza pioggia. Molti comuni hanno già scelto la strada del frazionamento dell’acqua. E all’orizzonte non si vedono piogge almeno fino a settembre come conferma l’Arpal.
E allora dall’assessore la Protezione civile della regione Liguria Giacomo Giampedrone arriva la decisione dei primi stanziamenti necessari a migliorare le infrastrutture soprattutto del Ponente che fai i conti un giorno sì e l’altro pure con le rotture dei tubi delle condotte. Una problematica che riguarda anche tutte le strutture ricettive della zona con il Ponente ligure che nel periodo estivo vede un raddoppio della popolazione con conseguente aumento dei consumi. "In consiglio regionale stanzieremo 5 milioni e 800 mila euro per le prime emergenze e per provare a scongiurare il razionamento dell'acqua idro-potabile e poi per anticipare le risorse di quei 27 milioni per previsti nel Pnrr per sostituire le tubature del Roja" spiega Giampedrone".
Una situazione che vede nella parte più occidentale della regione sommarsi più problematiche. Mancanza di pioggia e tubature ormai vecchie, ma non solo. "Nel Ponente dobbiamo portare avanti degli interventi per eliminare il limo dal pescaggio della falda - precisa ancora Giampedrone -. La tempesta Alex di qualche anno fa ha messo a dura prova l'unico pozzo su cui peschiamo noi e in parte la Francia. Il limo va a insediarsi su quella falda. Per questo serve un intervento. Una situazione che ha di fatto complicato una situazione già di per se molto complessa. L'idea è quella di sostituire tutta la tubatura del Roja".
Ma si tratta si una situazione che ha origine antica e allora dalla protezione civile regionale si prova a studiare una misura capace non solo nel breve periodo di trovare un modo per sistemare definitivamente tutta la parte infrastrutturale. "Al consiglio dei ministri chiediamo interventi strutturali, finanziamenti o altre linee di intervento da parte dello stato che ci permettano di affrontare un'emergenza come quella del Ponente che è ventennale o trentennale in modo che possa essere superate non domani mattina ma nei prossimi anni facendo dei lavori che non ci sono stati negli ultimi anni" conclude Giampedrone.
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più