La tregua è durata pochi giorni. Dal 13 dicembre riecco i cantieri lungo le autostrade liguri. Scambi di carreggiata e restringimenti, code e rischio incidenti a pochi giorni dal Natale. Per l'Immacolata i cantieri sono stati smontati, ora verranno ripristinati almeno fino al 19 dicembre. Poi il nuovo stop. Monta, smonta e rimonta, questo l'andamento dei cantieri. In questo caso però è prevista una nuova rimodulazione dei cantieri concertata da Regione Liguria, Autostrade per l'Italia e il ministero dei Trasporti.
Da lunedì 13 dicembre sulla A26 non ci saranno più due cantieri inizialmente previsti anche per la prossima settimana tra Ovada e Masone in direzione sud, dove le lavorazioni sono terminate in anticipo, mentre in A10 verrà lasciato libero dai cantieri nel fine settimana il tratto compreso tra Genova Aeroporto e Genova Pra'. Una misura che vorrebbe nelle intenzioni provare a limitare i disagi. Poi la realtà quotidiana parla di lunghe code e incidenti che si verificano spesso proprio in area di cantiere.
"Siamo consapevoli che quella che sta per iniziare sarà una settimana di cantieri - affermano il presidente della Regione Giovanni Toti e l'assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone - ma abbiamo ritenuto utile e importante concordare uno sforzo aggiuntivo da parte di Aspi che ci fa ben sperare per il prossimo fine settimana del 18 e 19 dicembre, l'ultimo prima di Natale. L'assenza del cantiere tra Genova Aeroporto e Prà agevolerà la fluidità del traffico in un week end cruciale per gli acquisti natalizi in cui vogliamo evitare che il ponente cittadino rimanga paralizzato a causa dei lavori in autostrada. A seguito della nostra richiesta, che siamo lieti sia stata accolta, lo stesso cantiere è stato infatti riprogrammato a febbraio".
Viene inoltre confermato il piano di smontaggio dei cantieri diurni dal 20 dicembre a domenica 9 gennaio compresa, per tutte le festività natalizie e su tutte le tratte (dal 23 dicembre sulla tratta Salt verso Livorno). "Quella che ci aspetta è certamente una settimana delicata - concludono Toti e Giampedrone - ma pensiamo di aver fatto tutto il possibile per mettere al riparo la città nell'ultimo fine settimana prima di natale per consentire ai genovesi di fare gli ultimi acquisti con serenità". Tra il 20 dicembre e il 9 gennaio, Aspi non esclude la possibilità di eventuali e temporanee chiusure notturne dalle 21.30 alle 6 del mattino per piccoli interventi o ispezioni ritenuti non impattanti in termini di code e disagi per gli automobilisti. Da un punto di vista economico si entra in un periodo caldo per il commercio (e il traffico) in vista delle spese per i regali e dei conseguenti spostamenti di persone e merci. Anche nella settimana della tregua i cantieri rimasti hanno mandato in tilt il traffico.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità