GENOVA - Quattro anni dopo la tragedia di ponte Morandi Genova ricorda le 43 vittime. Alla chiesa di San Bartolomeo di Certosa la messa in suffragio di chi il 14 agosto del 2018 ha perso la vita nel crollo del viadotto sul Polcevera. A officiarla l’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca.
"Il fuoco non può essere spento" cita monsignor Tasca nella sua omelia ricordando le parole del Vangelo lette durante la celebrazione in chiesa.
Don Gian Andrea Grosso, parroco San Bartolomeo di Certosa: "Non dimentichiamo i caduti del ponte. Di quei giorni ricordo la disperazione dei parenti delle vittime, il dolore non si dimentica. Dobbiamo essere a loro vicini, sempre. E poi ricordo tutte le persone sfollate perché le loro case si trovavano proprio sotto al ponte".
Oltre ai familiari delle vittime presenti anche le istituzioni locali e il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più