GENOVA - Genova non dimentica la ferita del 14 agosto 2018 del crollo di Ponte Morandi e non la potrà mai dimenticare Don Gian Andrea Grosso, il parroco della Chiesa di San Bartolomeo di Certosa, che come ogni anno ha organizzato il momento di preghiera per i familiari delle vittime, i loro cari e per tutti i genovesi che sentono nel cuore il dolore di quel giorno: "Non dimentichiamo i caduti del ponte: io ho deciso ogni anno di fare questa celebrazione fin quando sarò qui, me lo ero riproposto", spiega a Primocanale prima dell'inizio della celebrazione.
"Di quei giorni ricordo la disperazione dei parenti delle vittime, il dolore non si dimentica. Vogliamo essere loro vicini con la preghiera. E poi ricordo tutte le persone sfollate perché le loro case si trovavano proprio sotto al ponte"
Il tempo è passato e il quartiere si è stretto ancor più nella sua comunità per ripartire e ricostruire sulle macerie, senza dimenticare però la tragedia delle 43 persone scomparse. Eppure stona -secondo il don- il fatto che alcuni ricordino Certosa soltanto una volta all'anno: "In questi giorni ci sono state molte pulizie straordinarie per le strade, vorremmo più attenzione anche durante l'anno, in una zona che ha sofferto tanto".
IL COMMENTO
Un respiro per non dimenticare, ecco perché Breathe ci può aiutare
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità