GENOVA - Il grido delle associazioni di categoria per la situazione dei rincari del gas e dell'elettricità è sempre più forte: anche le piccole imprese si trovano a dover gestire bollette rincarate di due-tre volte e chiedono al governo interventi strutturali rapidi.
"La nostra situazione come piccole imprese è veramente complicata. Se il covid ci aveva dato la mazzata ma qualche ristoro era arrivato, qui non vediamo niente. Siamo preoccupatissimi per il nostro futuro, oltretutto un futuro immediato. Ogni volta che arriva una bolletta siamo fuori da ogni logica, siamo in ginocchio. Le bollette sono aumentate di due volte e mezza", commenta Massimiliano Spigno, Presidente Confesercenti Genova.
Gli esercenti chiedono che il governo arrivi presto a risolvere la situazione: "Quel che ha fatto il governo uscente è stato poco, un credito di imposta abbastanza relativo: un 15 per cento sulla differenza del costo della materia prima tra il 2019 e il 2022 che incide veramente per poco. Ora ci vuole qualcosa di più strutturato, ci vuole un blocco del prezzo del gas, bisogna cominciare a slegare i due costi, quello del gas e quello dell'energia elettrica non devono andare di pari passo".
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