Dalla sua costruzione, datata 1895, non è mai stato sottoposto a grandi operazioni di restyling: il Ponte Monumentale, cuore di via XX Settembre che divide in due parti, di certo l'arco più noto in città, non versa però in buone condizioni.
I suoi marmi ormai ingrigiti da tempo e smog, le chiazze e le scritte, oltre al lento logorio della pioggia nei sistemi di scolo delle acque piovane, rendono necessario da tempo un intervento importante. Anche perché negli ultimi anni sono state diverse le cadute di calcinacci e materiali lungo va XX, in un zona in cui soprattutto il transito dei pedoni è continuo. Le arcate del ponte infatti sono poggiate proprio sui marciapiedi dove transitano i cittadini ogni giorno.
E proprio per questo il restyling del ponte era tra le opere per le quali erano stati chiesti fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza: ne sono stati previsti 3,3 milioni tra i finanziamenti per la rigenerazione urbana. Ora il progetto definitivo è stato approvato dalla giunta comunale genovese, su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi.
Tre gli interventi previsti: "il rifacimento dei marciapiedi, solai a copertura delle canalizzazioni originarie per eliminare le infiltrazioni interne; il consolidamento delle balaustre in corso Andrea Podestà e dei rivestimenti marmorei dei fronti principali; il restauro degli apparati decorativi dell’intradosso delle volte dei tre fornici", si legge in una nota dell'amministrazione comunale. "Dopo aver ottenuto il via libera della Sovrintendenza, ottenuto a inizio anno, ora siamo pronti a intervenire sull’intero Ponte con un lavoro di restauro mai avviato nella sua storia", commenta il vice sindaco e assessore Piciocchi.
La storia del Ponte Monumentale è legata a quella della città e dei suoi abitanti. Non solo perché spesso evoca i tentativi di chi prova a farla finita ed è teatro di opere di salvataggio, ma perché sui sui muri è scritto il passato della città.
Qui ogni anno il 25 aprile si rende omaggio ai caduti della Seconda Guerra Mondiale deponendo corone al Sacrario dei Caduti Partigiani poiché nelle nicchie dei suoi archi una lapide in marmo riporta tutti i nomi dei caduti del conflitto, oltre alla concessione della Medaglia d'Oro alla città di Genova e inoltre a una lapide in marmo che testimonia la resa delle truppe tedesche.
Forse non tutti sanno che è anche possibile accedere all'interno del ponte: da un tombino situato in corso Andrea Podestà, l'arteria che scorre sopra al ponte, si può infatti accedere a un percorso di cunicoli ed entrare dentro al ponte stesso scoprendo questa parta di Genova segreta.
IL COMMENTO
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