GENOVA - Una città più inclusiva deve essere una città più accessibile. Per questo la giunta, su proposta del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi, ha stanziato 250mila euro destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche diffuse all’interno degli immobili di proprietà dell’amministrazione comunale di Genova.
"Con questo nuovo stanziamento di fondi vogliamo proseguire il percorso intrapreso insieme alla Consulta comunale per la tutela delle persone disabili, con la quale abbiamo continuato a lavorare sinergicamente e in dialogo costante. I lavori al polo Tursino sono già in essere, il Waterfront è stato progettato già privo di barriere, ma vogliamo andare oltre e proseguire con l’eliminazione delle barriere architettoniche in tutti i palazzi storici e in molti altri palazzi di proprietà comunale".
"Sappiamo che Genova è una città morfologicamente impegnativa, ma siamo convinti di essere sulla giusta strada verso una città inclusiva e priva di barriere"
Un secondo passo molto importante nei primi mesi dal secondo mandato per il sindaco Marco Bucci, che si è prefissato come obbiettivo quello di rendere Genova sempre più a misura di tutti, dato che proprio qui a Genova è partito anche il primo master a livello europeo sul turismo inclusivo che mira proprio a formare giovani per promuovere l'accessibilità di città, ma anche musei, luoghi di interesse e visite guidate.
All'Università di Genova il primo master in Europa per il turismo inclusivo - LEGGI QUI
Nel 2018 il Comune di Genova aveva redatto un piano di eliminazione delle barriere architettoniche: la stesura del piano avvenuta nei 18 mesi successivi l’agosto 2018 ha portato la città a diventare il primo comune in Italia dotato di un P.E.B.A. open data, con dati condivisi e accessibili a tutti. In seguito è stato poi designato un Disability Manager, Cristina Bellingeri, che ha svolto questa collaborazione esterna a titolo gratuito e ha istituito il "Tavolo di lavoro intersettoriale sui temi dell'accessibilità e inclusione". In questi incontri sono state delineate le aree prioritarie su cui intervenire e sono state ascoltate le esigenze delle persone con disabilità che vivono quotidianamente gli ostacoli sul territorio.