Alessandro Berta, direttore Unione Industriali della Provincia di Savona commenta il report di fine anno: "Il nostro territorio è consapevole di scontare innumerevoli criticità. Al tempo stesso, però, va sottolineata la straordinaria capacità di resilienza alle avversità dell'ultimo biennio e una crescita silenziosa, spesso, passata sotto silenzio. I nostri imprenditori sanno bene che in questa parte di regione insiste gran parte del cuore produttivo dell'intera Liguria. È bene che il dato sia percepito qui e anche extra provincia. Le cifre chiariscono che il 2022 è stato un anno record per gli scali di Savona e Vado, con una crescita superiore di più del doppio del resto del sistema portuale, il turismo che è tornato ai livelli pre covid, l’industria e le costruzioni che sono ulteriormente cresciuti, con numeri di export industriale da record e un’occupazione che è tornata ai livelli del 2019".
"Tendenze positive su comparti faro della nostra economia - prosegue Berta - come logistica, turismo, industria e costruzioni seppur, in quest’ultimo caso, con gli interrogativi legati al futuro degli incentivi statali. Dalla nostra provincia arriva un apporto concreto e decisivo al pil del Nord Ovest: la crescita percentuale del valore aggiunto 2022 su 2021 è stata la migliore d’Italia, seconda solo alla provincia di Milano e, allo stesso tempo, le previsioni del 2023 evidenziano un tendenziale di valore aggiunto positivo, ponendo il savonese tra i tre territori migliori del Paese, quando le previsioni di fine anno danno 6 provincie su 10 in recessione. Questo grazie alla differenziazione produttiva: logistica, industria e turismo, in grado di assorbire meglio le crisi rispetto a territori settorialmente più caratterizzati".
IL COMMENTO
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