GENOVA - Ma non sono mancate le polemiche per alcuni frase dette dal presidente Medusei a margine della cerimonia solenne in ricordo della Liberazione che si è svolta in consiglio regionale (Guarda qui). L'opposizione in consiglio attacca il presidente del consiglio regionale. Sul 25 Aprile le "parole di Medusei sono irricevibili, i morti meritano tutti pietà, ma la commemorazione spetta solo a chi ha combattuto per la libertà. Medusei si dimetta" così in una nota Pd, M5s, Lista Sansa e Linea Condivisa commentando le dichiarazioni di Medusei.
"Certamente ci sono stati degli eccidi da parte anche di una parte dei partigiani, come bisogna ricordare tutte le vittime. Non ci sono vittime di serie A e serie B. Ci sono stati degli errori e siamo qua per ricordare affinché non si ripetano certi errori", questa la frase incriminata dall'opposizione in consiglio regionale.
"Parlare di eccidi da parte dei partigiani e dire che tutte le morti vanno onorate allo stesso modo è uno sfregio alla Resistenza. I morti vanno tutti rispettati e tutti meritano pietà, come ha osservato Viròli, ma non si può comparare chi ha lottato per la libertà con chi invece quella stessa libertà voleva toglierla - dicono i partiti di opposizione -. La commemorazione spetta solo a chi ha dato la vita perché fossimo liberi', come ha sottolineato sempre Viròli durante il suo intervento in aula. Chiediamo le dimissioni di Medusei, che ha dimostrato di non essere all'altezza del suo ruolo istituzioni.
Proprio il professor Viròli ha ricordato l'importanza di quella lotta portata avanti con costanza e determinazione da parte di partigiani, civili e non solo: "Ricordare è importante ma bisogna saper ricordare con le parole giuste. Parole giuste nei confronti dei partigiani, delle forze alleate, dei civili e dei militari che hanno reso possibile la liberazione. A loro va la nostra gratitudine e la necessità di proseguire e portare avanti quegli ideali. Bisogna essere molto rigorosi con i fatti e nei giudizi morali. E' assurdo e completamente sbagliato porre sullo stesso piano chi ha lottato per la libertà del Paese e chi per far continuare il regime fascista e l'occupazione nazista, a loro va la pietà. Non dobbiamo dimenticare, non è tempo di perdonare, non si possono perdonare le persone che hanno uccio e mandato in esilio altre persone.
IL COMMENTO
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