GENOVA - Alla precisa domanda sul valore delle intercettazioni telefoniche e ambientali in una delle indagini più significative dell'era moderna come quella sulla tragedia di Ponte Morandi svolta dai suoi militari, il generale di divisione della guardia di finanza ligure Rosario Massino si sbilancia solo davanti a una domanda posta nella sua lunga intervista a Newsroom 28 di Primocanale.
"Le intercettazioni sono state importanti nell'indagine sul Morandi" afferma.
La sua non è però una risposta al ministro della Giustizia Nordio che raccogliendo l'eredità di Berlusconi intende limitare le intercettazioni.
Oggi è la finanza ha festeggiato nella sede regionale di Albaro il 249mo anno della fondazione del corpo.
Fra gli encomi quelli consegnati ai detective del primo Gruppo che hanno svolto l'indagine sul Morandi, poi c'è stato un commosso ricordo del finanziere Pellegrino morto nei giorni scorsi insieme a due militare dell'Idrografico della Marina in un incidente stradale a Latte, Ventimiglia e il saluto ai finanzieri del nucleo sommozzatori di ritorno da una missione nell'alluvionata Emilia.
Sono stati questi i temi principali al centro delle celebrazioni. Alla cerimonia presenti tutte le autorità fra cui il sindaco Bucci, l'assessore allo Sviluppo economico regionale Benveduti, il prefetto Franceschelli, il procuratore Piacente e l'arcivescovo emerito Bagnasco.
L'encomio agli investigatori del Primo Gruppo che hanno indagato sulla tragedia di Ponte Morandi è stato consegnato dal sindaco Marco Bucci. "La città li ringrazia per il lavoro fatto", ha detto il primo cittadino.
La festa è stata anche l'occasione per fare il punto sulle principali attività del corpo: dall'evasione fiscale alla criminalità organizzata straniera.
"Per quanto riguarda l'evasione i dati sono in linea con quelli a livello nazionale - ha spiegato il generale di divisione Rosario Massino -. Per quanto riguarda la criminalità organizzata assistiamo a un aumento di quella straniera, albanese in particolare, con segni di una violenza che prima non registravamo".
Tra il primo gennaio 2022 e il 31 maggio 2023 sono stati 262 gli evasori totali scoperti dalla Finanza e 852 lavoratori in nero o irregolari.
Sono state accertate frodi per un totale di 2,5 milioni, scoperti 18 casi di evasione fiscale internazionale, riconducibili a organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e a capitali all'estero. Denunciate 360 persone per reati tributari. Sequestrate quasi 20 tonnellate di sigarette di contrabbando per cui sono state denunciate 24 persone. In materia di tutela della spesa pubblica, anche per garantire il corretto uso dei fondi del Pnrr, sono stati segnalati alla Corte dei conti 206 responsabili in relazione all'accertamento di danni erariali per oltre 31,7 milioni. Denunciati 588 furbetti del reddito di cittadinanza che hanno usufruito senza averne diritto di oltre 3,6 milioni. Denunciate 72 persone e 3 arrestate per corruzione o altri reati contro la pubblica amministrazione.
I militari delle fiamme gialle liguri hanno analizzato 1.716 segnalazioni di operazioni sospette di cui 54 riguardanti il finanziamento del terrorismo.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono state denunciate 216 persone e 4 arrestate e sono stati sequestrati beni per un valore di circa un milione. In fatto di reati fallimentari sono stati sequestrati beni per un ammontare di circa 14 milioni su un totale di patrimoni distratti di quasi 56 milioni.
Serrati anche i controlli in applicazione della normativa antimafia: sono state 148 le persone sottoposte ad accertamenti conclusi con sequestri e confische per 2,2 milioni. Eseguite nove misure di prevenzione per persone ritenute ad alta pericolosità economico-finanziaria. Con il conflitto russo-ucraino sono stati congelati beni a 6 oligarchi per un valore di circa 145 milioni, tra cui Villa Altachiara di Portofino. Ingenti i sequestri di droga, in particolare nel porto di Genova, con tre tonnellate di sostanze sequestrate tra cocaina, marijuana e hashish.
IL COMMENTO
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