GENOVA - Il 14 agosto 2018, alle 11.36, crollava il ponte Morandi. Una tragedia senza precedenti che ha fatto registrare 43 morti, 16 feriti e 566 sfollati.
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"La mia preghiera e il mio sommesso pensiero oggi sono per ognuna delle persone che quel giorno non ce l'ha fatta, per chi é sopravvissuto, per ogni persona che ha dovuto legare la propria vita a questa disgrazia, perché il dolore e il ricordo di quanto successo siano da monito per sempre e per tutti". Lo scrive su Facebook il ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli.
"Una ferita profonda inferta a Genova e a tante famiglie colpite da quella tragedia che aspettano ancora giustizia. La manutenzione delle nostre infastrutture e la costruzione di nuove opere pubbliche sicure ed efficienti restano una priorità". Lo scrive su X, ex Twitter, il leader della Cisl Luigi Sbarra, ricordando oggi l'anniversario della tragedia di Genova.
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"Questa mattina sarò a Genova insieme alla famiglie" ha scritto sui social il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini -, per commemorare chi non c’è più e per ricordare il grande sforzo che, dopo il disastro, unì tutte le forze del Paese per ricostruire a tempo record il ponte, superando divisioni, lentezze e ostacoli burocratici. Una straordinaria opera infrastrutturale che dimostrò la capacità di reazione dei genovesi e di tutto il Paese, l’ingegno italiano e le sue potenzialità di rinascita".
Anche l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ricordato la giornata su X: "Cinque anni. Tanti ne sono passati da quel drammatico 14 agosto 2018. Il dolore per la tragedia del ponte Morandi, che poteva e doveva essere evitata, non si attenua con il passare del tempo. Nell’attesa che venga fatta piena giustizia sull’accaduto, il nostro pensiero va alle 43 persone che non ci sono più e ai loro cari".
"Cinque anni dal crollo del ponte Morandi ma Genova e la Liguria non dimenticheranno mai" e la lista dei nomi delle 43 vittime è il messaggio, stringato ma pieno di significato, del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti su Facebook.
"Una preghiera per le 43 vittime del Ponte Morandi che persero tragicamente la vita il 14 agosto 2018. Ogni giorno del nostro lavoro al servizio delle Istituzioni, il loro ricordo sia fonte di verità, giustizia e responsabilità". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
"Desidero rinnovare le espressioni del più profondo cordoglio, mio personale e della Camera dei deputati, ai familiari delle 43 vittime e a tutta la comunità di Genova. Al dolore e allo sgomento per quell'immane tragedia, che colpì l'Italia intera, la comunità ligure seppe reagire con dignità e concretezza esemplari". Lo dichiara il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
"Resta indelebile nei nostri cuori - aggiunge - lo strazio per quelle vite umane spezzate, sentimento che convive quotidianamente con l'improcrastinabile esigenza di verità e giustizia sulle cause e sulle responsabilità. Occorre sostenere in ogni sede la cultura della sicurezza e della manutenzione affinché quanto accaduto il 14 agosto 2018 non si ripeta mai più", conclude.
"Una tragedia che ci ha mostrato il volto peggiore dell'Italia, quello dell'incuria, ma anche la via da seguire perché simili tragedie non si ripetano. La ricostruzione in tempi record, assieme alla reazione dei cittadini, è passata alla storia come 'il modello Genova': simbolo di riscatto e voglia di ripartire, ma anche esempio concreto di come la semplificazione sia la leva giusta per costruire un futuro di sicurezza e sostenibilità. Oggi un pensiero commosso va ai familiari delle vittime e alla comunità che ancora porta addosso i segni di quella disgrazia". Lo scrive su X la ministra per le Riforme Maria Elisabetta Casellati.
"Nel quinto anniversario dal crollo del Ponte Morandi, il pensiero va alle persone che persero la vita in questa terribile tragedia, ai familiari delle vittime, ai feriti. Va ai genovesi. Ai soccorritori che, come sempre nelle emergenze, hanno dato il loro massimo impegno. Oggi Genova ha un nuovo ponte, dedicato alle 43 vittime e simbolo della voglia di rialzarsi e della capacità di ripartire". Commenta il deputato di Azione e Italia Viva Ettore Rosato.
"Molti di loro però sono ancora in attesa di verità e giustizia, che lo Stato deve garantire, come meritano. Farne memoria sia da stimolo per il presente, affinché la garanzia di una mobilità in sicurezza sia un diritto imprescindibile", conclude.
Sul tema anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio: "Tutta l'Italia attende di avere - dai processi in corso - risposte sulle responsabilità di quella sciagura. Il Ministero della Giustizia continuerà ad assicurare ogni supporto agli uffici giudiziari genovesi".
PRIMOCANALE IN DIRETTA - QUI PER VEDERE LA COMMEMORAZIONE nella Radura della Memoria
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IL COMMENTO
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