VENTIMIGLIA - Presidio fisso delle forze dell’ordine nelle zone più delicate, come le Gianchette, la ricerca di una struttura capace di fornire assistenza ai migranti, a partire da un tetto sotto cui dormire e la certezza che in città non sorgerà un centro di permanenza e rimpatrio. Sono queste le carte sul tavolo del primo cittadino di Ventimiglia Flavio Di muro, a pochi giorni dall’incontro con il ministro Piantedosi.
Notizie arrivano anche da Caritas dove ieri si sono registrati 80 ingressi. Numero decisamente inferiore ai 300 che hanno caratterizzato l’intera scorsa settimana. Difficile capire il motivo di questa diminuzione ma, è solo un’ipotesi, è possibile che la Francia abbia leggermente allentato la morsa dei controlli complice, forse, la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ,sulla base di un ricorso fatto da numerose associazioni di volontariato sui respingimenti, ha redatto un documento in cui dice che la Francia deve rispettare le regole sui rimpatri e non può respingere immediatamente i migranti.
Secondo la Corte di giustizia dell’Unione Europea, i migranti devono infatti poter beneficiare di un certo termine per lasciare volontariamente il territorio e l’allontanamento forzato avviene solo in ultima istanza. Ad aggiungere pepe ad una situazione già di per se particolarmente delicata, un post del consigliere di maggioranza, Roberto Parodi, finito nell’occhio del ciclone per aver definito spazzatura i migranti. Parodi però si difende dicendo che quel post faceva parte di una conversazione ben più articolata che vedeva quale soggetto il Centro di permanenza e rimpatrio. "È stato tutto strumentalizzato ma ne discuteremo nelle sede appropriate" ha chiosato infatti chiosato il consigliere .
IL COMMENTO
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