GENOVA - Lo spostamento a ponte Parodi del Luna Park di Genova, necessario dopo l'inizio dei lavori per il parco urbano di piazzale Kennedy, sembra aver fatto contenti molti dei residenti della Foce. Più parcheggi, la vista sul mare e meno via vai sono i punti a favore di questo spostamento secondo alcuni cittadini che abitano nel quartiere sul mare.
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"È fantastico, Genova credo sia l'unica città al mondo che mette le giostre fronte mare, in uno spazio così bello. Quelli sono dei metri quadri che hanno un valore importante e dedicarli, anche se per poco tempo, a dei baracconi mi sembra un grande spreco" racconta una donna a spasso con il cane.
"Per me va bene, perché qua era gran caos quando dovevamo parcheggiare proprio nell'ora in cui tornavamo a casa. Che le giostre vadano dove c'è più spazio" attacca un residente.
Tra di loro c'è anche chi è sì contento per lo spostamento ma anche nostalgico: "Sarà brutto non vedere più le luci e le persone riempire questa zona".
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Chi non è contento, invece, sono i proprietari dei locali della zona, che quest'anno hanno visto andare in fumo gli incassi che derivavano dal passaggio delle persone ma anche dagli stessi lavoratori delle giostre.
I titolari dei tre locali presenti in piazza Rossetti, cuore della Foce e approdo principale per gli avventori del Winter Park, sono preoccupati.
"Per noi è un dramma - racconta uno dei tre imprenditori -, perché ha tolto un flusso di persone che venivano nella zona e quindi il lavoro sicuramente è calato, questo spostamento per noi non è positivo. L'afflusso durante questo periodo era maggiore, molto meglio come lavoro, sicuramente i residenti sono più contenti perché ora non mancano i parcheggi magari, ma per noi è molto diverso".
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Uno di loro ha acquisito il bar da solo sette mesi: nonostante non li abbia mai "vissuti" di prima persona, si è reso conto della perdita: "Ho avuto a che fare con due persone che lavorano al Luna Park e hanno detto che sono circa cinquecento persone che lavorano in questo complesso e mi hanno raccontato che venivano proprio qua, nel mio bar che non era ancora mio, a far colazione".
"Ho una perdita non indifferente quest'anno ma noi crediamo nel nel progetto del Waterfront di Levante - conclude il ristoratore -, speriamo che in un futuro prossimo ci sia del movimento più avanzato, anche perché la zona purtroppo non è non è rivalutata come una volta".
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