GENOVA - Inizia oggi una settimana decisiva per il futuro dello stabilimento Acciaierie d'Italia, l'ex Ilva. In giornata è previsto il faccia a faccia tra il Governo e i vertici di Mittal al quale dovrebbe partecipare Aditya Mittal, figlio di Lakshmi e ceo di ArcelorMittal. Subito dopo l'incontro a palazzo Chigi, il Governo vedrà i sindacati.
Il 29 dicembre scorso, i sindacati erano stati ricevuti a palazzo Chigi. Il Governo, spiegava un comunicato, "ha assicurato ai rappresentanti dei lavoratori il massimo impegno per garantire la continuità produttiva, vagliando le ipotesi in campo atte a evitare il ricorso all'amministrazione straordinaria". Proprio per questo lunedì, all'azionista di maggioranza "saranno chieste precise garanzie su investimenti, livelli di produzione, sicurezza dei lavoratori, salvaguardia degli impianti e tutela ambientale.
Nell'attesa che si delinei il futuro da parte della Fim Cisl della Liguria arriva il nuovo grido di allarme per la situazione dello stabilimento di Genova Cornigliano: "Deve esserci finalmente una svolta anche nello stabilimento di Cornigliano di Acciaierie d’Italia - spiega il segretario generale della Fim Cisl Liguria Christian Venzano -. Ci sono numeri che fanno capire lo stato di abbandono: attualmente sta producendo 79mila tonnellate di stagnato contro le 350mila potenziali se gli impianti fossero mantenuti e 287mila di zincato contro le 700mila tonnellate se gli impianti girassero a pieno regime".
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità