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Un maxi impianto fotovoltaico capace di alimentare al 50% le strutture del trattamento rifiuti presenti all'interno della discarica di Scarpino. Tremila cinquecento pannelli collocati sulla collina con una potenza di 1,5 megawatt per produrre energia pulita
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di Andrea Popolano

GENOVA - Un maxi impianto fotovoltaico capace di alimentare le strutture del trattamento rifiuti presenti all'interno della discarica di Scarpino. Tremila cinquecento pannelli collocati sulla collina con una potenza di 1,5 megawatt per produrre energia pulita.

"Un polo impiantistico come questo è particolarmente energivoro soprattutto se pensiamo all'impianto per la depurazione del percolato - spiega il presidente di Amiu Gian Battista Raggi -. Questo nuovo parco fotovoltaico ci permette di produrre energia elettrica eco-compatibile. In questo modo riusciamo a garantire una copertura energetica di almeno il 50% di quella necessaria al funzionamento degli impianti presenti all'interno di Scarpino. Un grande passo avanti anche da un punto di vista di risparmio economico oltre al fatto che riusciamo a completare anche un criterio di economia circolare e auto sostenibilità".

Il costo per la realizzazione si aggira intorno ai 2 milioni di euro, fondi arrivati direttamente dalla Comunità europea. Ma intanto a Scarpino si guarda al futuro quando nell'area sarà realizzato l'impianto di trattamento meccanico-biologico (opera pronta secondo le stime entro la fine del 2025). E poi in canna c'è anche il progetto utile a realizzare un impianto utile per la chiusura del ciclo dei rifiuti (Leggi qui).

"Gli spazi per installare altri pannelli non mancano - aggiunge Raggi -. Lo scopo è quello di arrivare a essere completamente autonomi da un punto di vista energetico e creare ulteriore energia che potrà essere messa in rete e usata dalla cittadinanza" conclude il presidente di Amiu.

 

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