GENOVA - L'ex presidente di Regione Liguria Giovanni Toti potrebbe patteggiare anche per i soldi ricevuti dall'imprenditore nautico Luigi Alberto Amico, patron degli omonimi cantieri navali. Si tratta di una contestazione supplettiva. In questo modo l'iniziale pena a due anni e un mese (tramutata in 1.500 ore di lavori di pubblica utilità) sarebbe destinata ad aumentare di qualche mese. Il giudice Matteo Buffoni non ha ancora fissato l'udienza con la quale accogliere o meno il patteggiamento. Anche Amico è indagato. Era finito nelle intercettazioni della guardia di finanza nel corso delle indagini che hanno terremotato la Regione Liguria. In particolare in una conversazione del 17 maggio 2021 con Matteo Cozzani, allora capo di gabinetto di Toti, l'imprenditore chiede "una mano" per "capire come meglio supportarvi" manifestando l'intenzione di continuare a finanziare Toti.
"In cambio non chiedo la luna" dice "ma solo un'attenzione legittima: sono sei anni che aspettiamo il rinnovo della concessione… mi farebbe piacere quella… un pizzico più di attenzione". "Noi siamo abbastanza allineati... Signorini però fa fatica" dice ancora Amico a Cozzani. "Io non voglio andare da Toti a dire che Signorini non ce la fa... ma voglio andare con Signorini da Giovanni a dire... io è sei anni che aspetto questi 50 milioni". Poco dopo, il 7 giugno 2021, gli inquirenti riscontrano un finanziamento di 30 mila euro in favore del Comitato Toti. Il rinnovo della concessione arriverà, ma solo a fine gennaio di quest'anno, quando il Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale ha deliberato il rilascio di una nuova concessione fino al 31 dicembre 2060.
IL COMMENTO
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