E' tempo di funghi in Liguria: si apre una stagione propizia per gli ovuli, mentre ancora occorre attendere per i porcini.
"La stagione è già iniziata, ora si raccolgono molti ovuli buoni, la raccolta va fatta con attenzione: la legge proibisce la raccolta dell'ovulo allo stato chiuso perché si può fare confusione con l'amanita falloide mortale e la confusione può essere certamente pericolosa. Gli ovuli sono nati perché c'è stata un'estate torrida e molto calda e siccome l'ovulo predilige territori asciutti, questo nasce con le prime piogge. L'ovulo oltretutto lascia pochi spazi ai porcini", spiega a Primocanale il micologo di Asl3 Fabio Silvano.
Il porcino predilige un altro tipo di clima, dunque, spiega il micologo, per loro si dovrà aspettare ancora un po'.
Quali sono le regole base da seguire? "Raccogliere solo i funghi di cui c'è già abitudine in famiglia, dunque quelli già testati e già consumati, lasciare tutti gli altri funghi che non si conoscono al bosco, perché al bosco fanno bene e non a noi. Nel caso uno avesse dubbi può portarlo a far controllare", spiega Silvano.
Per chi ha dubbi, le Asl infatti vengono a supporto di chi ha raccolto funghi di cui non conosce specie e caratteristiche. A Genova in Asl3 il servizio è attivo in via Frugoni 27, solo il lunedì e il giovedì dalle 11 alle 12.30, senza appuntamento.
E se ci si sentisse male dopo averli consumati, ecco il consiglio del micologo: "Quando si cucinano i funghi e ci si sente male, e si ricorre al pronto soccorso è necessario portare sia i funghi cotti sia i residui della pulizia o i funghi non ancora cotti che magari si conservano in frigo. Tutto il raccolto deve esse portato all'ospedale che poi fa intervenire il micologo della Asl. Se ha materiale su cui lavorare infatti, riesce a identificare la specie cha ha ingerito così il medico può applicare il trattamento più adeguato".
Oltretutto alcuni funghi pericolosi hanno una latenza molto lunga: "I sintomi compaiono anche 8-10 ore dopo il pasto", conferma il micologo.
IL COMMENTO
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