E' stato il premio Nobel Milton Friedman a richiamare il principio secondo cui in ogni economia le promesse apparentemente gratuite comportano prima o poi dei costi, spesso a carico delle generazioni future: un concetto al centro di un acceso dibattito sulle politiche fiscali italiane degli ultimi anni, in particolare quelle adottate dopo l'introduzione delle misure di austerità nel 2011 durante il governo Monti, che si ritrova analizzato nel libro 'Il pasto gratis' scritto dalla professoressa Veronica De Romanis. Di questo si è discusso in un incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Genova – 'Costi e benefici nelle politiche attuali' – cui hanno partecipato oltre all'autrice il presidente Luigi Attanasio, l'ex-ministra Elsa Fornero, il Direttore scientifico della rivista 'Economia internazionale' Giovanni Battista Pittaluga e il professore dell'università Cattolica di Milano Giampaolo Galli.
Un'illusione pericolosa
Secondo De Romanis, l'idea del 'pasto gratis' ha permeato le scelte fiscali italiane portando a una spesa pubblica che si è rivelata insostenibile. L'aumento della spesa, infatti, ha comportato un incremento significativo del debito pubblico che ha raggiunto livelli allarmanti. Uno scenario che ha esposto l'Italia a rischi di instabilità finanziaria, rendendo urgente una revisione delle politiche economiche: “Chiudere il circolo vizioso dei pasti gratis – afferma De Romanis - è non solo urgente ma indispensabile. Dopo anni di eccessi, e il Bonus 100% ne è la dimostrazione, può iniziare una nuova stagione della politica ma potrà avviarla soltanto chi avrà il coraggio di compiere una drastica inversione di marcia e soprattutto l’onestà di riconoscere una cosa banale: i pasti gratis non esistono. Nelle favole forse, nella realtà certamente no”.
Fornero: approfittiamo delle generazioni future
"Il libro di Veronica De Romanis che discutiamo oggi va contro l'idea corrente che si possano ottenere delle cose senza fatica, senza sforzo, senza che qualcuno paghi qualcosa. Questa possibilità da quando siamo stati cacciati dal paradiso terrestre non esiste, quindi ogni cosa che otteniamo qualcuno la deve in qualche modo produrre o ne deve sostenere i costi. E noi abbiamo forse un pò troppo, a dispetto anche di tutti gli insegnamenti che abbiamo avuto, approfittato delle generazioni future, cercato di ottenere qualcosa dicendo: alla fine pagheranno loro. Con l'idea che tanto il famoso Pil, quello che produciamo, aumenti e quindi sgonfi quel debito che nel frattempo abbiamo fatto. Bisogna fare molta attenzione perché non sempre il debito aiuta a far crescere il Pil".
Verso un cambiamento
La discussione ha messo dunque in evidenza la necessità di un cambiamento radicale nella gestione economica del paese. De Romanis ha sottolineato come le politiche fiscali debbano essere rivedute per garantire la stabilità economica e ridurre il debito pubblico. La consapevolezza che non esistono pasti gratis potrebbe rappresentare il primo passo verso una nuova era di responsabilità fiscale in Italia. Il dibattito si è inserito in un programma più ampio dedicato ai grandi temi dell'economia che culminerà il 28 novembre con la consegna dei premi all'Economia Internazionale presso il Palazzo della Borsa.
IL COMMENTO
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